Ulteriori dettagli emergono dall'omicidio di Giulia Cecchettin, indicando la possibilità di una premeditazione da parte di Filippo Turetta. Le indagini degli investigatori si concentrano sulla sequenza degli eventi che hanno portato alla tragica morte della giovane e sui segni di una possibile violenza premeditata.

Gli investigatori, analizzando la cronologia del computer di Filippo Turetta, hanno scoperto numerose ricerche relative a kit per la sopravvivenza in alta quota. Questo fatto solleva interrogativi sulla pianificazione dell'omicidio. Inoltre, il corpo di Giulia trovato avvolto in sacchi neri, e nelle vicinanze dell'aggressione è stato rinvenuto un coltello con la lama spezzata. L'esame di questo coltello sarà fondamentale per determinare se è l'arma del delitto.

Filippo Turetta - Il giallo dei coltelli 

Quello del coltello o dei coltelli è uno dei «gialli». A Fossò trovato per terra uno con la lama spezzata, ma era pulito e quindi inizialmente escluso per il delitto: anche perché dal video non si capisce quando potrebbe averlo compiuto. Se passasse però la tesi delle due fasi, si potrebbe ipotizzare la presenza di un secondo coltello e questo ovviamente riapre anche il discorso della premeditazione. Per ora non è contestata formalmente a Turetta — l’unica aggravante è quella della relazione sentimentale tra i due — ma potrebbe esserlo non appena saranno messi insieme tutti i pezzi della storia.

Il medico legale ha già stabilito che Giulia era morta prima di essere portata da Filippo nella scarpata vicino a Barcis. L'autopsia, in programma nelle prossime ore, fornirà ulteriori dettagli sulle cause del decesso e sull'arco temporale del crimine.

L'inchiesta

Si focalizza anche su una possibile torcia utilizzata da Filippo nella discesa verso il luogo dove è stato nascosto il corpo di Giulia. La dinamica potrebbe portare alla contestazione del reato di occultamento di cadavere.

Mentre gli inquirenti procedono nelle indagini, emergono ulteriori particolari sulla fuga di Filippo attraverso l'Europa, evidenziando l'uso massiccio della tecnologia da parte delle forze dell'ordine per rintracciarlo.

La situazione continua a svilupparsi, con nuovi dettagli che potrebbero gettare luce sulla motivazione e sulla dinamica dietro questo tragico evento.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
«Filippo Turetta ragazzo modello». Nasce la pagina social in difesa del giovane accusato di omicidio volontario