Silvia Nowak
Silvia Nowak

Kai Dausel, 62 anni, cittadino tedesco, è in carcere dal 16 dicembre 2024 con l’accusa di aver ucciso e tentato di far sparire il corpo della compagna, Silvia Nowak, di 53 anni. Il cadavere semi-carbonizzato della donna è stato ritrovato il 18 ottobre a Ogliastro Marina, frazione di Castellabate, in provincia di Salerno.

Secondo gli inquirenti, Dausel avrebbe commesso il delitto e successivamente cercato di distruggere il corpo per occultare le prove. Gli elementi emersi fino ad ora indicano un possibile coinvolgimento dell’uomo, ma la difesa contesta la solidità di alcune prove.

L’udienza al Riesame e le richieste della difesa

Questa mattina si è svolta un’udienza presso il Tribunale del Riesame di Salerno, durante la quale l’avvocato di Dausel, Felice Carbone, ha presentato alcune istanze alla Procura di Vallo della Lucania. Nonostante la gravità delle accuse, la difesa non ha richiesto la scarcerazione dell’assistito, che ha dichiarato di preferire rimanere in carcere per ricevere cure mediche per problemi di salute preesistenti.

L’avvocato Carbone ha chiesto un’indagine suppletiva per approfondire due aspetti chiave:

  1. La traccia ematica sul paletto di legno: La difesa ha sottolineato che non è stato possibile stabilire con precisione la datazione della traccia, ritenendo questa lacuna un elemento significativo per la valutazione della prova.
  2. L’ascia sequestrata: Considerata l’arma del delitto dagli investigatori, l’assenza di tracce ematiche sull’oggetto solleva dubbi sulla dinamica proposta dall’accusa.

La difesa ha inoltre chiesto perizie aggiuntive sui graffi trovati sul corpo di Dausel, sostenendo che siano stati causati dai suoi cani e non da un’ipotetica colluttazione con la vittima.

Il contesto dell’omicidio

Silvia Nowak era legata sentimentalmente a Kai Dausel, e secondo quanto riferito dall’uomo, il loro rapporto era buono. Tuttavia, le circostanze del ritrovamento del corpo e i sospetti emersi durante le indagini hanno portato all’arresto del 62enne.

L’accusa sostiene che vi siano prove sufficienti per ritenere Dausel responsabile del delitto, ma i legali dell’uomo puntano a smontare il quadro accusatorio, mettendo in discussione le evidenze emerse.

Le indagini proseguono

L’omicidio di Silvia Nowak rimane un caso complesso e dai contorni ancora non del tutto chiari. Le richieste della difesa potrebbero aprire nuovi scenari investigativi, mentre la Procura di Vallo della Lucania continua a raccogliere elementi per delineare con precisione il ruolo di Dausel nella vicenda.

Intanto, il 62enne rimane in custodia cautelare nel carcere di Vallo della Lucania, mentre il ricordo di Silvia Nowak resta vivo nei cuori di chi la conosceva e ne piange la tragica scomparsa.

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