Turista morta ad Amalfi, skipper accusato di omicidio colposo e naufragio
AMALFI TURISTA MORTA. Il 3 agosto scorso, una drammatica collisione in mare al largo di Amalfi ha portato alla morte di Adrienne Vaughan, una turista americana, quando un gozzo di nove metri ha impattato lo scafo del veliero Tortuga.
Le indagini rivelano che lo skipper, un giovane di 30 anni di Massa Lubrense al timone dell'imbarcazione, è risultato positivo ai test tossicologici con tracce di alcol e cocaina nel sangue. Attualmente, il giovane è sotto indagine per omicidio colposo e naufragio.
L'uomo è un dipendente di una società di noleggio barche a Nerano ed è attualmente ricoverato presso l'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno per le ferite subite nell'incidente. I risultati dei test tossicologici hanno rivelato la presenza di alcol e cocaina nel suo sistema, anche se le quantità non erano eccessive. Ulteriori test eseguiti per determinare quanto tempo prima dell'incidente avesse assunto tali sostanze.
Amalfi turista morta - La tragedia
Ha colpito duramente la famiglia della turista, lasciando due figli, una bambina di 12 anni e un bambino di 8, temporaneamente senza entrambi i genitori. Il padre di Adrienne, Mike White, ricoverato in ospedale a Salerno per le ferite riportate nell'incidente. Nonostante il pericolo di affidamento dei minori ai servizi sociali, l'intervento del consolato americano a Napoli ha garantito la tutela dei minori e l'assistenza psicologica necessaria.
Tuttavia, Mike White, ancora in fase di recupero dalle ferite, ha deciso di affidare temporaneamente i figli ai proprietari dell'hotel Villa Giulia a Sant'Agata sui Due Golfi, dove la famiglia stava trascorrendo le vacanze. L'arrivo di altri familiari dagli Stati Uniti è atteso a breve per offrire ulteriore supporto.