NAPOLI, MARCIA DELLA PACE. Ci siamo manca un girono al grande evento promosso da Vincenzo De Luca e che come tale sta facendo parlare e non poco. Si prevedono almeno 25mila persone. Ma a 24 ore dallo scendere in campo, il presidente della Regione Campania "aggiusta” la formazione e sfodera i due assi nella manica.

L’ultimo colpaccio di Vincenzo De Luca

Ingaggiato due pezzi da novanta del Calcio Napoli. Il capitano Giovanni Di Lorenzo e il nuovo fenomeno, Giacomo Raspadori, entrambi testimonial della manifestazione per la pace di domattina in piazza del Plebiscito.

In un video postato dal governatore sul suo profilo facebook, l’attaccante dice: «Le armi devono fermarsi e deve riprendere il dialogo. facciamo sentire forte la voce di Napoli contro la guerra». E sullo schermo da un lato compare l’hashtag #perilcessateilfuoco, dall’altro il logo della Regione Campania. È un appello a partecipare, né più né meno. Di Lorenzo va oltre: «Uomini e donne dello sport, del cinema e dello spettacolo dovranno essere in prima fila a manifestare per la pace. Dobbiamo essere tutti in piazza Plebiscito». Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, nei giorni scorsi sui social istituzionali anche gli appelli di Alessandro Siani e degli operai della Whirlpool e di Marisa Laurito.

Chi ha aderito

Ieri si sono aggiunte altre sigle, ma s’è registrato anche lo strappo con gli industriali campani e napoletani, nonostante Gianluigi Traettino avesse proposto l’adesione. E anche con la Cisl di Doriana Bonavita, che s’è differenziata dai colleghi di Cgil e Uil che, invece, parteciperanno. E non sarà in piazza neanche Azione, il partito diCarlo Calenda che pure sostiene De Luca, mentre i colleghi terzopolisti di Italia viva sì. Quanto alle scuole, per cui è stata firmata l’ormai famosa delibera da 300 mila euro, con bus a disposizione, ovviamente moltissime non hanno risposto all’appello.

Il dirigente di Secondigliano Piero De Luca

In un’intervista rilasciata e riportata sempre dal Corriere del mezzogiorno, ha anche motivato il suo no netto: «Non si può pensare di intruppare gli studenti, di dire cosa possono urlare o pensare. Non siamo nella Repubblica cinese». Mentre sul palco non salirà il governatore ma si alterneranno le testimonianze del presidente della Cei campana, Antonio Di Donna e di giovani delle associazioni.

Quanto alle sigle di cui parlavamo prima sono:

Agis Campania, Libera, Associazione «Un Farmaco per tutti», Federalberghi Campania, Movimento Solidarietà, Fondazione Trianon Viviani, Garante Infanzia Campania, Fondazione Cives Mav, Assocampania, Cia Campania, Parco Campi flegrei, Parco Partenio, Città della Scienza, Ascender, Fondazione Santobono Pausilipon, Associazione Annalisa Durante, «Misericordia di Siano», Apeiron, Cif Napoli e Campania.

Attesi in 25mila e non mancano certo i problemi di viabilità

Quel che in realtà preoccupa di più è la viabilità cittadina. Perché la manifestazione paralizzerà il centro di Napoli almeno fino al pomeriggio. Ieri è stato predisposto il dispositivo di traffico che è un lungo elenco di limitazioni. L’assessore Antonio De Jesu sa che non sarà facile governare 400 bus e circa «20 mila presenze». E lancia un appello ai cittadini «di usare i mezzi pubblici, ne va del vostro benessere, visto che sarete costretti nel traffico».

I provvedimenti

Tra i vari provvedimenti c’è la chiusura al traffico e alla sosta dalle 7.30 del mattino, anche nelle corsie laterali, di piazza Plebiscito. Non bastasse questo, insieme alla marcia stessa che rischia di bloccare il traffico nel centro, è vietata la sosta in quasi tutte le strade da via Marina a via Acton, per consentire ai 400 autobus noleggiati di poter parcheggiare. Inoltre, dalle ore 9 alle 13 e comunque fino a cessate esigenze: c’è il divieto di transito nelle carreggiate di piazza del Plebiscito antistanti l’edificio della Prefettura e l’edificio del Commiliter; via Solitaria, Piazzetta Salazar, Rampe Paggeria. Senso unico di circolazione in piazza Carolina, dalla confluenza di via Serra a quella di via Chiaia; in via Chiaia, dalla confluenza di piazza Carolina a quella di piazza Trieste e Trento. Dalle 7 alle 13, il senso unico di circolazione in via Francesco Caracciolo, dalla confluenza con viale Anton Dohrn alla confluenza con piazza Vittoria. (CorrieredelMezzogiorno)

Poi la sferzata a Meloni

"Vedremo ora che farà il nuovo ministro della salute, dopo che il precedente è stato inesistente, un'entità virtuale. Vedremo con chi parlare quando formano i capi gabinetto e poi chiediamo sulle risorse la lingua della verità finendo con le finzioni. Prepariamoci a combattere, attendiamo i dati e poi faremo nostre valutazioni". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dal palco del convegno promosso dalla "Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere" (FIASO) dal titolo: "Emergenza-Urgenza, criticità attuali e soluzioni a breve e medio-lungo termine", al Cardarelli. "Da parte nostra sul settore sanità - ha aggiunto - restano umiltà e orgoglio. Siamo predisposti ad apprendere, a confrontarci con esperienze magari pù avanzate della nostra. Noi sulla sanità scontiamo ritardi pluridecennali, nella medicina del territorio siamo indietro di 30 anni rispetto al Centronord. Ci confrontiamo per recuperare il tempo perduto e per essere orgogliosi del lavoro fatto. Ma abbiamo ancora un problema sul personale: facciamo concorsi ma i medici non partecipano, anche per il rifiuto di collocazioni in ospedali di aree interne, piccoli, marginali, non ci vanno. Oggi facciamo fatica a tenere aperti i pronto soccorso". (ANSA). [sv slug="seguici"]
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