Le condizioni di Alex Zanardi, dopo la quarta notte passata in terapia intensiva, restano stabili. Lo rende noto il bollettino medico del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove l'atleta paralimpico bolognese era stato portato in eliambulanza in seguito al tremendo incidente di venerdì pomeriggio. «Le condizioni del paziente sono stabili, non si sono registrate novità significative», fa sapere l'ospedale. Alex Zanardi resta in coma farmacologico e, in attesa di un nuovo bollettino medico, previsto per mezzogiorno, l'ospedale fa sapere che in queste ore si sta decidendo il momento in cui effettuare il risveglio per valutare le condizioni neurologiche, che ancora rimangono 'molto gravi'. Sono ripresi, intanto, gli interrogatori da parte della Procura di Siena volti a chiarire gli aspetti logistico-organizzativi della staffetta 'Obiettivo Tricolore' durante la quale è rimasto ferito Alex Zanardi in uno schianto con un camion nel comune di Pienza (Si). Il procuratore capo Salvatore Vitiello e il sostituto procuratore Serena Menicucci, titolare del fascicolo d'indagine, dopo aver accertato che la staffetta - durante la quale si è verificato l'incidente stradale in cui è rimasto gravemente ferito venerdì scorso Alex Zanardi - non era una gara, stanno ora indagando sul ruolo giocato dagli eventuali controlli sulla strada da parte dei vigili urbani. «Sicuramente non era una competizione sportiva», ha precisato il magistrato Vitello.

L'inchiesta

Agli atti dell'inchiesta è emerso finora, apprende l'Adnkronos, che nessuna autorizzazione o permesso era stato richiesto dagli organizzatori di 'Obiettivo Tricolore' al Comuni del territorio senese durante il passaggio della carovana di ciclisti disabili. Per questo i magistrati hanno sentito o sentiranno i comandanti delle polizie municipali di Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano e Pienza (nel cui comune si è verificato l'incidente). La presenza dei vigili urbani, pur non richiesta ufficialmente dagli organizzatori dell'evento di cui è patron Zanardi, sarebbe stata - come ha appreso sempre l'Adnkronos sulla base delle audizioni delle persone informate dei fatti da parte dei magistrati - una sorta di 'scorta' pensata più che altro come atto di cortesia verso un personaggio popolare e per la sua meritoria attività e iniziativa. Tra le cause dell'incidente non c'è tuttavia una distrazione fatale da parte di Alex Zanardi, già peraltro accertata dalla Procura con la visione dei filmati amatoriali acquisiti. «Escludo nella maniera più categorica che Zanardi avesse in mano il telefono cellulare al momento dell'incidente», ha detto il procuratore Vitello. Per le cause dell'incidente - se sia stata la velocità troppo elevata o un malfunzionamento della handbike, magari con una ruota finita fuori fase - la Procura prossimamente intende affidare delle perizie a dei consulenti tecnici d'ufficio. Per ora l'unico indagato per l'incidente è l'autotrasportatore Marco Ciacci, 44 anni, residente a Castelnuovo Berardenga (Si), che si trovava alla guida dell'autocarro contro cui è andato a urtare Alex Zanardi. È iscritto ipotizzando il reato di lesioni gravissime da incidente stradale. «Ma è un atto dovuto», ha spiegato il procuratore capo Salvatore Vitello. Fonte: Leggo Leggi anche Alex Zanardi, quarta notte in terapia intensiva. Ecco come sta l'ex pilota Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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