Floriana Floris, uccisa a coltellate. Il compagno esce dal coma: «Sono stato io, ero in preda a un raptus»
Il compagno di Floriana Floris, la donna di origine sarda brutalmente uccisa a coltellate a Incisa Scapaccino, nella provincia di Asti, è uscito dal coma farmacologico e ha confessato di essere l'assassino.
Floriana Floris, il compagno confessa: "L'ho uccisa io, ero in preda d un raptus"
Paolo Riccone, ricoverato presso l'ospedale "Cardinal Massaia" dopo aver tentato il suicidio, avrebbe riferito tutto ai carabinieri e al magistrato di Alessandria, affermando di aver agito "in preda a un raptus".
Tuttavia, a causa delle sue condizioni psico-fisiche attuali, la sua dichiarazione non viene considerata pienamente attendibile. Riccone è ancora molto provato e confuso, e non è in grado di rispondere riguardo al movente, come afferma il suo avvocato difensore, Federica Falco, del foro di Alessandria.
Nella scorsa venerdì, prima di essere trasportato in ospedale, il sospettato aveva fornito una versione completamente diversa, sostenendo di aver trovato la sua compagna morta al suo ritorno a casa e di aver cercato di suicidarsi per disperazione.
"È necessario accertare la capacità di intendere e volere di Riccone sia all'epoca che adesso, quindi l'attendibilità delle sue dichiarazioni rilasciate", precisa l'avvocata Falco. "Era cosciente, ma sempre molto confuso, anche nelle domande più semplici. Richiederò una perizia psichiatrica, ma potrebbe anche essere disposta d'ufficio dal pm. A
l momento, rimane sotto sorveglianza presso l'ospedale. Personalmente, non lo conosco molto, so poco di lui, ma in ogni caso, questa è una bruttissima vicenda".
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