La pandemia Covid-19 ha portato paura e disperazione tra la gente. A Napoli, in una scuola del Vomero, una classe intera è finita in quarantena a causa della scelleratezza di alcuni soggetti.
Succede che in periodi come questi l'attenzione è fondamentale, soprattutto per lo stato di salute.
Eppure esistono persone che non hanno di questi timori e preferiscono mandare i figli a scuola piuttosto che averli a casa, mentre loro sono sul posto di lavoro.
A Napoli i casi dei contagi sono tornati a salire: 1.436 casi a fronte dei 1.202 di ieri. Un dato scoraggiante ma che dovrebbe far riflettere.
Non c'è possibilità di sbagliare, non esistono distrazioni né fraintendimenti. Il diktat è uno e uno soltanto: attenzione. Sempre, in qualsiasi circostanza.
Il caso della scuola del Vomero
In una scuola del
Vomero una classe intera finisce in quarantena.
Una babysitter aveva tempestivamente avvisato la famiglia presso la quale lavora, dichiarando di essere stata contagiata dal Covid-19.
Dopo qualche giorno
i genitori effettuano il tampone e risultano positivi. Nella giornata successiva si scopre che
anche il figlio ha il Covid-19. Ma il bambino nel frattempo si era recato a scuola per seguire le normali lezioni.
Nasce il panico tra i genitori della classe del bambino.
Sulla chat di Whatsapp c'è chi chiede, si informa per capire che cosa fare e soprattutto che cosa farà la scuola.
Ricapitolando:
la babysitter ha il Covid-19, i genitori effettuano il tampone ma nel frattempo il bambino, che era stato a strettissimo contatto con la babysitter, aveva seguito le lezioni in presenza.
Napoli non può permettersi atteggiamenti evasivi come questi. Se i dati devono scendere, lo faranno soltanto quando tutti i cittadini si metteranno in testa che è più importante sacrificarsi adesso, per ottenere un risultato migliore in un futuro prossimo.
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