Sciopero generale Napoli
Sciopero generale Napoli

Migliaia di persone si sono radunate a Napoli, in Piazza Garibaldi, per partecipare al corteo organizzato da CGIL e UIL nell’ambito dello sciopero nazionale contro la manovra finanziaria del Governo Meloni. Secondo le stime dei sindacati, circa 30.000 lavoratori hanno aderito alla manifestazione, mostrando una chiara opposizione alle politiche economiche dell’esecutivo.

I sindacati denunciano una manovra che, a loro dire, trascura temi cruciali come l’aumento dei salari, il miglioramento della sanità pubblica e lo sviluppo dell’occupazione, soprattutto nelle regioni meridionali.

Il messaggio dei sindacati: il Sud non deve essere dimenticato

Tra i partecipanti spicca la presenza di Pierpaolo Bombardieri, segretario generale nazionale della UIL, che ha voluto portare il suo sostegno diretto alla manifestazione napoletana. "Questo esecutivo lascia indietro il Sud," ha dichiarato Bombardieri, sottolineando come le politiche attuali non rispondano alle esigenze di un’area già penalizzata sul piano economico e sociale.

Una delle vertenze più simboliche per la Campania è quella di Stellantis a Pomigliano d’Arco, emblema delle difficoltà industriali del territorio. I lavoratori, insieme ai sindacati, chiedono risposte concrete per tutelare l’occupazione e garantire un futuro alla fabbrica.

Un corteo di rivendicazioni

Il corteo, aperto da manifestanti con cartelli che recitavano "No ai lavoratori fantasma," ha percorso le strade principali di Napoli, attirando l’attenzione su temi sociali ed economici di forte impatto. La destinazione finale è Piazza Matteotti, dove è stato allestito un palco per gli interventi dei rappresentanti sindacali e dei lavoratori.

Disagi alla viabilità: una città in movimento

Come previsto, la manifestazione ha creato disagi alla viabilità cittadina, specialmente nelle ore mattutine. Molte strade sono state chiuse al traffico per consentire il passaggio del corteo, causando rallentamenti nei trasporti pubblici e privati.

Il significato della protesta

Questo sciopero generale rappresenta un momento cruciale di dialogo e confronto con il Governo. I manifestanti chiedono politiche che mettano al centro le persone, con interventi concreti per affrontare la precarietà lavorativa, la crisi salariale e il deterioramento dei servizi pubblici essenziali.

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