Questa mattina si sono svolti i commoventi funerali di Francesca Calandriello, una giovane donna di 27 anni, al nono mese di gravidanza, che ha perso la vita in un drammatico incidente stradale avvenuto a Sant'Arsenio, provincia di Salerno.

Nell'incidente, avvenuto lo scorso 12 luglio, ha perso la vita anche la bambina che la donna portava in grembo, destinata a nascere solo pochi giorni dopo.

I funerali di Francesca Calandriello nella sua città natale Sassano, nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria

La cerimonia è stata officiata da padre Antonio De Luca, vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro. Tante persone provenienti dai paesi vicini si sono unite per dare l'ultimo saluto alla giovane donna e alla sua bambina non ancora nata. L'emozione è stata palpabile durante la cerimonia, con tanti presenti che hanno sventolato palloncini rosa e bianchi in segno di commiato.

Il Lutto Cittadino

In occasione dei funerali, sia il sindaco di Sassano, Domenico Rubino, che il sindaco di Sant'Arsenio, Donato Pica, hanno proclamato il lutto cittadino per onorare la memoria di Francesca Calandriello. L'intera comunità ha mostrato un profondo affetto e un sentimento di profonda tristezza per la perdita della giovane donna e della sua bambina.

L'Incidente Tragico

La tragedia si è verificata il pomeriggio di mercoledì 12 luglio, quando Francesca Calandriello stava guidando la sua Fiat 500 lungo viale dello Sport, vicino allo stadio comunale di Sant'Arsenio. Durante il tragitto, l'automobile è entrata in collisione con un pulmino appartenente a una società sportiva locale.

L'impatto è stato devastante, e le condizioni della giovane donna sono apparse subito gravi. Un'eliambulanza è intervenuta sul posto, ma purtroppo Francesca è deceduta durante il trasporto in ospedale, portando via con sé anche la vita della sua bambina non ancora nata.

I funerali di Francesca Calandriello

Hanno commosso l'intera comunità di Sassano e Sant'Arsenio. L'incidente stradale che l'ha strappata alla vita ha lasciato una profonda tristezza e sconforto tra coloro che l'hanno conosciuta e amata. Il lutto cittadino ha mostrato quanto fosse amata e apprezzata nella sua comunità. Ora, il ricordo di Francesca e della sua bambina rimarrà per sempre nei cuori di chi l'ha conosciuta.

Momenti di forte commozione hanno segnato la cerimonia che è stata officiata dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca con il parroco don Carmine Tropiano e altri del territorio.

Le parole del Vescovo

Questo è il momento del silenzio – commenta il Vescovo durante l’omelia – Le parole potrebbero disturbare il dolore di questi attimi eppure la nostra condizione umana ci stringe a condividere il sostegno, la forza ed accompagnare la sofferenza dei genitori e del marito. Fin dall’inizio abbiamo vissuto ore difficili con una flebile speranza ma la realtà ci ha portato alla triste concretezza. Adesso è ancora più tragica perché si tratta di mettere insieme le vicende della vita con quelle della fede. Ogni giorno siamo chiamati a fare i conti con questa sintesi di fede e di vita. In questo momento gli interrogativi sulla fede e su Dio si fanno interrogativi inquietanti. Nella fede abbiamo imparato che le cose visibili sono destinate a diventare invisibili e perciò eterne. Da oggi Francesca e Vittoria vivono nell’eternità di Dio. Il nostro silenzio si apra alla supplica e all’intercessione. Siamo qui per invocare la parola del Signore, la consolazione, la fiducia e la speranza. Francesca partecipa dal cielo e lei stessa pregherà il Dio della Misericordia perché doni alla sua famiglia la consolazione. Questa fede è stata la ragione di vita di Francesca e proprio qui in questa chiesa con il matrimonio ha dato il fondamento alla vita futura. Tutto continuerà dal cielo”.

In occasione dei funerali i Sindaci dei due Comuni hanno indetto il lutto cittadino in segno di rispetto e vicinanza alla famiglia

Parlare in un giorno così triste non è facile. Francesca era una ragazza solare e sempre sorridente. Era una ragazza disponibile. Se n’è andata via portando con sè un angioletto che non ha potuto conoscere il papà Antonio e i nonni. La conoscevo e la stimavo per la sua semplicità. Francesca in questi giorni di grande tristezza è diventata la figlia, la sorella e l’amica di tutti. Se n’è andata via perché altrove c’era bisogno della sua freschezza e del suo sorriso” commenta il primo cittadino Domenico Rubino.

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