Scuola, sciopero del personale docente, educativo, Ata, dirigente: la comunicazione
Nota 7731 del 31 luglio 2020. Comparto Istruzione e Ricerca – Settore Scuola. Sciopero Nazionale per l’intera giornata dei giorni 24 e 25 agosto 2020.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Funzione Pubblica – con nota del 30 luglio 2020 – prot.0007652 ha comunicato che “le Associazioni Sindacali Unicobas Scuola&Università e Cobas Scuola Sardegna, hanno proclamato, per l’intera giornata del 24 e 25 agosto 2020 lo sciopero nazionale di tutto il personale Docente, ATA, Educativo e Dirigente, a tempo determinato e indeterminato, delle scuole, della ricerca e delle università, in Italia e all’estero”.
Scuola a settembre: a casa tre giorni alla settimana. Il nuovo piano
Scuola, arriva il nuovo piano. Sono sul punto di arrivare le linee guida del ministero dell’Istruzione per la didattica digitale integrata. Riguardo alla presenza di alunni nelle singole classi di istituti superiori, è prevista nelle bozze la possibilità di rotazioni da decidersi in autonomia dagli istituti. Un esempio può essere quello di due o più giorni.
In generale, il documento fornisce indicazioni alle scuole, che dovranno stilare un piano scolastico ed è rivolto in particolare alle superiori che possono decidere in autonomia di applicarlo, se necessario, già da settembre.
Nelle scuole di altri gradi, anche quelle dell’infanzia, le altre linee saranno utilizzate solo in caso di chiusure o serrate estese ad ampi territori.
Se lockdown 15 ore elementari e medie a settimana
In caso di lockdown, le direttive indicano delle ore minime di lezione da garantire in una settimana: 10 ore per le prime classi della scuola primaria, 15 ore per le altre così come per le medie, almeno 20 ore delle superiori.
Nel documento si precisa che dovranno essere tutelati i bisogni educativi speciali e le famiglie dovranno essere costantemente informate. Il documento sarà inviato a breve al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione per il necessario parere.
Agli istituti l’analisi del fabbisogno tecnologico
Effettuare un’analisi del fabbisogno di strumenti tecnologici è il compito affidato alle scuole, che dovranno avere mezzi sufficienti e adeguati, oltre ad usare piattaforme che abbiano requisiti di sicurezza per l’utilizzo dei dati.
Su questo fronte il ministero dell’Istruzione avrebbe già fornito agli istituti i primi 200mila pc. (IlSole24Ore)
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