“Ciao grande Mirko. Se puoi, da lassù, continua a mandarci il tuo sorriso, perché ne abbiamo ancora bisogno”. L’annuncio l’ha dato lui, Checco Zalone, un addio leggero, come il suo amico speciale Mirko Toller avrebbe voluto che fosse. Mirko, 16 anni, affetto da atrofia muscolare spinale, straordinario protagonista insieme a Zalone del primo e più famoso spot dedicato alla ricerca scientifica sulla Sma, è morto, stretto nell’abbraccio dei suoi genitori, Stella e Fabio e delle sue sorelle.

'Ciao grande Mirko'

“Ciao grande Mirko”, ha scritto Zalone. E Mirko, ironico youtuber, è stato davvero grande nel raccontare la sua disabilità con disincanto, allegria, pur senza mai  negare la realtà della sua malattia. Viveva a Segonzago, in Trentino, Mirko, e ancor prima di incontrare Checco Zalone per lo spot del 2016 delle “Famiglie Sma”, aveva già il suo pubblico di fedelissimi che lo seguivano sul canale “Mirko e Linda show”, in cui Mirko e la sorella Linda parlavano, scherzando, un po’ di tutto, dal calcio alle serie tv. Ed è stata la sua ironia insieme alla comicità (apparentemente) irriverente di Checco Zalone a creare l’enorme successo di quello spot del 2016, in cui Zalone fa la parte di un vicino cafone che non sopporta l’arrivo di un bambino disabile. Mettendo insieme, in un video irresistibile ma anche amaro dai tempi comici perfetti, tutto il malcostume italiano verso le persone disabili. Dall’insofferenza per il posto auto con il contrassegno (che porta via un parcheggio nel cortile). Fino al montascale che fa perdere tempo a chi, incurante delle difficoltà altrui, pensa, unicamente, alla propria fretta. Fino al finale in cui Zalone afferma di voler donare così tanti soldi alla ricerca sulla Sma per potersi riprendere un giorno, quel famoso posto auto "rubato" dalla carrozzina di Mirko. Niente retorica, niente lacrime. Da quel video fatto per l’associazione “Famiglie Sma”, per far conoscere la realtà della atrofia muscolare spinale, malattia genetica rara che colpisce le cellule nervose del midollo, tra Checco Zalone e Mirko era nata una vera amicizia. Di risate, battute, affetto. Senza contare il risvolto sociale di quello spot. Con il quale si sono finalmente accese le luci su un malattia grave e in parte sconosciuta, come l'atrofia muscolare spinale. Per Mirko poi, che sognava di poter costruire dei luna park per tutti, anche per le persone come lui, l’incontro con Zalone aveva voluto dire notorietà, addirittura il “Mirko Toller fan club”. Proprio su quel profilo Facebook, Daniela Lauro, presidente dell’associazione “Famiglie Sma”, ha pubblicato un ricordo: “Ciao Mirko, il tuo sorriso ci illuminerà per sempre. Noi non smetteremo di sorridere e di lottare”. Fonte: Repubblica Leggi anche Dramma in Campania, torna a casa dopo una serata con gli amici. Trovato morto dai genitori Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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