Chi sarà il successore di Papa Francesco? Il Conclave tra funerali, messe e segnali da interpretare
Mentre il mondo osserva con commozione l'addio a Bergoglio, si moltiplicano le ipotesi sul nuovo Pontefice: dai bookmaker ai segnali delle omelie, fino alle congregazioni generali

Con la scomparsa di Papa Francesco, si apre ufficialmente il tempo del Conclave. Mentre il mondo si prepara ai solenni funerali, cresce l'attesa per sapere chi sarà il prossimo Pontefice. Le scommesse dei bookmaker e le dinamiche del Collegio cardinalizio offrono spunti e suggestioni. Ma la verità, come spesso accade in Vaticano, resta sigillata fino alla fumata bianca.
I bookmaker puntano su Parolin e Tagle
Secondo le agenzie di scommesse britanniche, i favoriti alla successione sono il cardinale italiano Pietro Parolin, attuale segretario di Stato, e il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione. Le percentuali parlano chiaro: Parolin avrebbe il 35% di probabilità di essere eletto, Tagle il 25%. Seguono altri nomi noti: Peter Erdo, Jose Tolentino, Matteo Zuppi, Pierbattista Pizzaballa, e tre cardinali africani.
Il Conclave e le sue regole
Il Conclave è un processo lungo e riservato. Solo i cardinali con meno di 80 anni, circa 135, possono partecipare. Una volta entrati, saranno isolati dal mondo esterno fino all’elezione del nuovo Papa. La data di inizio potrebbe essere il 6 maggio. Fino ad allora, sono previste messe e incontri pubblici che potrebbero offrire segnali indiretti sulle preferenze dei cardinali.
I segnali da cogliere durante i funerali
I funerali di Papa Francesco, previsti per sabato 26 aprile, rappresentano il primo momento simbolico importante. L'omelia sarà affidata al cardinale Giovanni Battista Re, che pur non essendo tra i "papabili", potrebbe tracciare il profilo del Pontefice atteso. Un precedente è l'omelia del cardinale Ratzinger per Giovanni Paolo II, che anticipò la sua elezione a Benedetto XVI.
Il ruolo delle congregazioni generali
Durante la settimana precedente al Conclave, i cardinali si riuniscono nelle cosiddette congregazioni generali. Qui si confrontano liberamente, proponendo anche visioni di Chiesa che potrebbero influenzare la scelta finale. È in queste occasioni che, nel 2013, Jorge Mario Bergoglio pronunciò le parole che gli valsero l'attenzione del Collegio cardinalizio.
Messe e omelie come "campagna elettorale"
Nei giorni di attesa, i cardinali celebrano messe in varie chiese romane. Le omelie, spesso molto seguite, possono contenere spunti sulle loro priorità pastorali. In passato, proprio da questi momenti sono emersi candidati inaspettati, capaci di influenzare il voto finale.
L'attesa del mondo e la curiosità dei fedeli
Nel frattempo, cresce la curiosità dei fedeli e dell’opinione pubblica. Chi sarà il prossimo Papa? Sarà un uomo della continuità o un pontefice di rottura? Il mondo attende la risposta, osservando con attenzione ogni dettaglio proveniente da Roma.
Il detto che guida ogni Conclave
"Chi entra Papa, esce cardinale". Questo detto ricorda che le previsioni spesso falliscono. Il Conclave è capace di sorprendere. Non è raro che emerga un candidato poco quotato ma in grado di unire le diverse anime della Chiesa.
Un percorso spirituale, non solo politico
La scelta del nuovo Pontefice non è solo una questione geopolitica o mediatica. È un cammino spirituale che i cardinali vivono in silenzio e preghiera. Solo la fumata bianca dirà al mondo chi sarà chiamato a guidare la Chiesa nel dopo-Francesco.