chiara petrolini

A Traversetolo, in provincia di Parma, la confessione di Chiara Petrolini riguardo l’infanticidio di due neonati ha lasciato la comunità sgomenta. Chi la conosceva fatica a comprendere come una ragazza che lavorava come babysitter e che sembrava condurre una vita normale, possa essere stata coinvolta in una vicenda così drammatica. Amici e colleghi raccontano una Chiara diversa da quella ritratta dalle indagini, mentre il paese si interroga sulle cause di questo tragico evento.

Nessun segno di gravidanza

Secondo Laura (nome di fantasia), una delle migliori amiche di Chiara Petrolini, la giovane non aveva mai menzionato una gravidanza, né lasciato trasparire alcun segno visibile: “Diceva che faceva la babysitter perché le piacevano tanto i bambini. Portava i piccoli anche in piscina a San Polo d’Enza, qui vicino”. Laura sottolinea inoltre come dalle foto postate da Chiara sui social, anche quelle con la pancia scoperta, non si notasse nulla che potesse far pensare a una gravidanza.

Un lavoro regolare e una vita ordinaria

Chiara aveva lavorato per diverso tempo nel negozio di abbigliamento sportivo Tema Sport a Traversetolo, come conferma Franca, una delle collaboratrici del negozio: “L’ho incontrata prima come cliente, poi ha iniziato a lavorare da noi a chiamata, con i voucher. È venuta l’ultima domenica di luglio e sembrava stare bene. Non ha mai parlato di figli o gravidanze. Sapevo che faceva la babysitter e che era richiesta, molti la chiamavano. Era brava, educata e gentile con noi e con i clienti”.

Il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto, ha dato voce allo shock che ha colpito la comunità locale: “Traversetolo non è un paese dove ci sono problemi di emarginazione, droga o prostituzione. La domanda che tutti si fanno è: perché proprio qui? È difficile pensare che avremo una risposta”. Le parole del sindaco riflettono il senso di incredulità diffuso tra i cittadini, che faticano a conciliare l’immagine di una giovane apparentemente normale con i terribili eventi di cui è accusata.

La vicenda di Chiara Petrolini ha scosso profondamente il piccolo centro di Traversetolo. Amici, colleghi e l’intera comunità sono ora alle prese con la difficoltà di comprendere come una ragazza vista da tutti come educata e gentile abbia potuto nascondere due gravidanze e compiere tali atti. Le indagini proseguono, ma resta l’amaro dubbio di come una tragedia del genere possa essere maturata in un contesto apparentemente privo di segnali d’allarme.

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