Nonostante le carenze di materiale sanitario denunciate in alcuni ospedali da medici e operatori sanitari in questo momento di crisi a causa dell’epidemia da Coronavirus, alcuni operatori infedeli dell’Asl di Parma sono arrivati a rubare materiale fondamentale come le mascherine dall'ospedale per poi rivenderli al mercato nero a prezzi folli, È quanto hanno scoperto gli uomini della Guardia di Finanza di Parma al termine di una veloce indagine coordinata dal pm Emanauela Podda. Le Fiamme Gialle si erano mosse a seguito di alcuni segnalazioni che indicavano la vendita di materiale sanitario in maniera illegale e a prezzi decisamente superiori a quelli di mercato. I successivi accertamenti investigativi hanno permesso di appurare che le mascherine ma anche altro materiale come guanti in lattice e disinfettanti provenivano dai magazzini dell'ospedale Maggiore di Parma. I prodotti trafugati dall’ospedale venivano poi venduti a prezzi elevatissimi come 70 euro per ogni singola mascherina su un bancone allestito per l’occasione all'ingresso di una sala slot. Secondo gli inquirenti, responsabili del mercato nero sarebbero un uomo di 40 anni residente a Parma e dipendente dell'azienda sanitaria locale che si occupava di trafugare il materiale, e un suo amico di 58 anni residente a Torrile, sempre in provincia di Parma, che invece si sarebbe occupato di piazzare mascherine e altro nel luogo di vendita abusiva. A seguito di una successiva perquisizione domiciliare a carico del cinquantottenne, in casa dell’uomo gli uomini della Guardia di Finanza hanno trovato altre centinaia di pezzi fra mascherine, guanti in lattice, prodotti per l'igiene, il tutto di proprietà dell'ospedale di Parma e rubato alla stessa azienda ospedaliera. I due soggetti individuati sono stati denunciati per peculato. Fonte: https://www.fanpage.it/ Leggi anche Primo caso di Coronavirus in Campania: la giovane biologa è guarita. Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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