Matteo Piantedosi ha partecipato al primo Comitato ordine e sicurezza della città: "Ci sono problemi simili a Roma e Milano, ma qui la criminalità tra i ragazzi è più diffusa. Sgomberi degli abusivi: lotta ai clan, ma non metteremo in strada anziani, malati e bambini"

Neanche al debutto del neoministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il Comitato ordine pubblico e sicurezza di Napoli tradisce la sua tradizione: tante parole e quasi nessun fatto concreto. I temi sul tavolo sono gli stessi passati in rassegna negli ultimi anni anche da Salvini e Lamorgese: telecamere, aumento del personale delle forze dell'ordine, case abusive e babygang. 

Piantedosi a Napoli - I temi trattati dal Comitato

Se i temi sono gli stessi, restano gli stessi anche i problemi della città, senza vedere alcuna soluzione all'orizzonte. In mezzo a convenevoli e frasi di circostanza, le due cose più interessanti Piantedosi le ha dette su giovani e sugli sgomberi delle case occupate abusivamente. 

Pur riconoscendo a Napoli, Roma e Milano emergenze simili, il ministro ha affermato che "...in questa città si avverte un maggior disagio giovanile, con una diffusione della criminalità tra i ragazzi che altrove non si riscontra in egual misura".

Stabili occupati

In merito alla liberazione di stabili e appartamente illegittimamente occupati, l'esponente del Governo Meloni ha ammesso che si tratta di un tema complesso:

"Da un lato ci sono i clan, ma spesso ci troviamo anche di fronte a persone che hanno davvero necessità della casa e vengono usati come scudi umani dalla criminalità organizzata. Posso assicurare che non c'è nessuna intenzione di sgomberare queste case mettendo per strada anziani, malati e bambini. Allo stesso tempo, saremo intransigenti con chi ha contribuito ad azioni criminali. Quella abitativa è un'emergenza che si affronta, nel lungo periodo, con il recupero dell'edilizia popolare e sociale". 

Le dichiarazioni di Piantedosi

Per il resto, Piantedosi, che non ha voluto rispondere a più di 4-5 domande, ha annunciato 45 unità di polizia che arriveranno nel 2023 e attenzione al tema della video sorveglianza, senza specificare quanti soldi metterà sul piatto il Governo. "Il ministro ha ascoltato le nostre necessità - ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi a margine dell'incontro - attendiamo una convocazione a Roma insieme a sindaci di Roma e Milano perché adesso bisogna passare ai fatti". 

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