francesco emilio borrelli

Francesco Emilio Borrelli, noto parlamentare italiano, ha subito ben 55 aggressioni negli ultimi sei anni, tra pestaggi, intimidazioni e 40 denunce. In media, un attacco al mese. L’ultimo episodio è avvenuto sabato scorso a Forcella, nel centro storico di Napoli. Qui è stato colpito con pugni e calci mentre denunciava situazioni di controllo camorristico sui parcheggi abusivi.

Borrelli ha raccontato al Corriere della Sera di come stesse documentando in diretta social la situazione in via Sant’Arcangelo a Baiano, dove un parcheggio privato invade la strada e i marciapiedi, trasformando il suolo pubblico in un mercato illegale.

La drammatica aggressione del 2020

La sua esperienza più traumatica è avvenuta a settembre 2020, quando due donne hanno cercato di torcergli il collo mentre stava denunciando, con il cellulare, gli affari della camorra intorno al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco.

Storia delle aggressioni precedenti

La sua prima aggressione fisica risale al 2018, quando, bloccato nel traffico in via Marina, notò una deviazione della strada causata da un bar che aveva occupato illegalmente suolo pubblico. Durante una diretta Facebook, Borrelli fu attaccato da tre persone: il titolare del locale, un parcheggiatore abusivo e un dipendente. Gli rubarono il telefono, ma il video della diretta fu determinante nel processo che seguì.

La protezione della scorta

Borrelli ha ottenuto una scorta nel 2022, in seguito alla denuncia di un intero palazzo occupato abusivamente a Pizzofalcone. Durante questa situazione, fu minacciato da un’affiliata della camorra e successivamente investito dal marito di quest'ultima mentre era in scooter.

«Non ho intenzione di fermarmi. Voglio dare il buon esempio», dichiara. Il parlamentare sottolinea che non cerca gloria personale ma solo di denunciare ciò che è noto a tutti ma che nessuno ha il coraggio di affrontare.

La posizione tra i napoletani

Borrelli è figura controversa: amato da alcuni e criticato da altri. Per molti napoletani, è una figura ambigua, simbolo di un mix di sostegno e critiche.

«Voglio raccontare la verità, sia il bene che il male», conclude, sottolineando la sua missione di portare alla luce realtà spesso ignorate, senza paura di ciò che potrebbe incontrare lungo il cammino.

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