Giada Coppola
Giada Coppola

La comunità di Moiano, frazione di Città della Pieve (PG), è ancora sotto shock per la morte improvvisa di Giada Coppola, una giovane di 22 anni deceduta venerdì 28 febbraio. La ragazza, dopo giorni di febbre alta e sintomi gastrointestinali gravi, è stata trasportata d’urgenza in elisoccorso all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, ma purtroppo per lei non c’è stato nulla da fare.

Gli elementi che circondano la sua morte sono numerosi e complessi: una febbre persistente diagnosticata come influenza, un intervento ortopedico al ginocchio eseguito a gennaio presso una clinica privata in provincia di Rimini, e infine una crisi improvvisa che ha portato al decesso.

Il ricovero in pronto soccorso e il peggioramento improvviso

Nei giorni precedenti alla tragedia, Giada aveva accusato vomito incessante e gravi disturbi gastrointestinali che l’avevano portata alla disidratazione. Preoccupata per il suo stato di salute, la famiglia aveva deciso di portarla al pronto soccorso di Castiglione del Lago, dove le era stata somministrata una flebo di reidratazione e sospeso l’antibiotico prescritto per la febbre e la tosse persistenti.

Sembrava che le sue condizioni stessero migliorando, tanto che la madre venerdì mattina era uscita per recarsi al lavoro, lasciandola in casa con il padre e il fratello. Ma poche ore dopo, il dramma: la ragazza ha avuto un improvviso malore e il fratello ha subito allertato il 112. I soccorritori, accorsi tempestivamente, hanno tentato disperatamente di salvarle la vita, ma Giada è arrivata in ospedale con i parametri vitali ormai compromessi.

La famiglia vuole risposte: poteva essere salvata?

Dopo il decesso, l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia ha disposto accertamenti diagnostici per chiarire le cause della morte. In particolare, si indaga sulla possibilità che la giovane soffrisse di una patologia pregressa, anche di natura genetica, visto che la madre ha riferito di una sua precedente embolia polmonare.

Altri interrogativi riguardano l’antibiotico che le era stato prescritto per la febbre e la tosse: era realmente necessario sospenderlo? Potrebbe aver contribuito al peggioramento dei sintomi gastrointestinali e alla successiva disidratazione? Si sarebbe potuto intervenire prima per salvarla?

Nessuna indagine aperta, la famiglia valuta il da farsi

Al momento, non risulta che la famiglia abbia presentato un esposto alla Procura per richiedere un’indagine ufficiale. Tuttavia, i genitori di Giada vogliono capire cosa sia successo realmente alla loro figlia prima di decidere eventuali azioni legali.

"Dobbiamo cercare la verità, lo dobbiamo a lei e a suo fratello", ha dichiarato la madre, ancora sconvolta dal dolore. La vicenda resta avvolta nel mistero e l’autopsia potrebbe essere cruciale per fare chiarezza su una morte che nessuno si aspettava.

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