NAPOLI. Numeri allarmanti quelli forniti dall’
Unità di Crisi regionale. Nelle ultime 24 ore, in
Campania si è registrato un forte incremento di nuovi positivi.
Sono stati infatti
1.127 su
13.780 effettuati i tamponi che hanno fornito un esito positivo e, dunque, appurato un contagio al
coronavirus. Numeri che non camminano di pari passo con i guariti (
317), come aveva auspicato il governatore Vincenza
De Luca che, adesso, potrebbe correre ai ripari ordinando nuove e più rigide restrizioni.
Il bilancio, del resto, è aggravato dai nove morti registrati che portano il totale dei decessi in
Campania a quota
496.
Restrizioni e lockdown?
Già da oggi dunque è possibile che, con questa progressione di contagi, la Regione Campania col suo presidente Vincenzo De Luca, di concerto col governo guidato da Giuseppe Conte, decida una chiusura delle attività non essenziali e la possibile chiusura o limitazione dell'attività delle scuole in Campania con reintroduzione della didattica a distanza.
Dunque stavolta avremmo davvero il tanto temuto lockdown regionale della seconda ondata di Covid-19. Del resto è stato lo stesso De Luca a parlare di lockdown a 800 contagi netti.
La Campania è già in crisi per il numero di posti letto insufficiente, il sistema sanitario già oggi è quasi al limite. Dunque si rende necessario rallentare in qualsiasi modo i contagi per non raggiungere un picco critico oltre il quale c'è soltanto da affidarsi alla capacità di assistenza di altre regioni. Al momento la Regione parla di 110 posti di terapia intensiva complessivi (pochissimi) e 60 occupati.
La Regione Campania nel suo bollettino ha iniziato a specificare il numero di sintomatici e di asintomatici al virus, probabilmente per far notare che è aumentato il numero di persone che contrae il Covid ma senza essere costretto all'ospedale.
Ovviamente si può contrarre il virus, restare asintomatici e poi iniziare ad accusare febbre ed altri spiacevoli segnali.
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