A circa dieci giorni dall'inizio dell'anno scolastico 2021/2022 in presenza in tutta Italia nessuno sa quanti contagi ci sono tra studenti e docenti né quanti sono dovuti tornare in Dad, nonostante giorno dopo giorno arrivino dalle Regioni notizie di intere classi in quarantena. A riportarlo è Fanpage.
È pur vero che nelle prossime settimane qualcosa potrebbe cambiare
A inizio settembre è infatti stato diffuso il piano per il monitoraggio della circolazione del coronavirus nelle scuole elementari (6-11 anni) e medie (12-14 anni), che punta a testare ogni 15 giorni 54 mila studenti in una serie di cosiddette "scuole sentinelle", per valutare la prevalenza del virus nelle scuole.
Ma al momento di numeri non se ne parla. Ad oggi, le uniche statistiche su cui si sono potute fare delle valutazioni sono state quelle sui contagi, divisi in base all’età e diffusi dall'Iss.
Intanto, il sottosegretario alla Salute, Costa, ha appena dichiarato che "la quarantena nelle scuole è un tema sul quale la politica è chiamata a fare una riflessione ed assumersi una responsabilità. E' chiaro che siamo nell'alveo delle scelte che la politica deve fare sulla base anche delle indicazioni scientifiche del Comitato tecnico"
Eppure, continuano ad aumentare le classi che tornano alla didattica a distanza perché in quarantena. Nulla che in realtà che non fosse stato messo in conto all'inizio dell'anno scolastico, come ci hanno spiegato i dirigenti, soprattutto all'asilo, alle elementari e in prima media dove non ci sono vaccinati tra gli alunni. Si parla di centinaia di classi.
In Piemonte, nella sola Torino, sottoposti a isolamento domiciliare 800 alunni
Questi stanno continuando a seguire le lezioni da casa, mentre i focolai attivi sono invece 4. Un nido nel Vercellese, 2 asili, nell’Astigiano e a Torino, 1 elementare nel Biellese. Anche in Liguria, al 22 settembre, quindi ad una settimana esatta dall'inizio della scuola, si contavano 25 classi in quarantena.
Secondo Alisa, l’Agenzia ligure per la sanità, si trovano per la maggior parte nell’area di Genova e nell’Imperiese. In Alto Adige sono 57 le classi poste in quarantena a seguito di positività al Covid-19 tra studenti e personale scolastico. Sono più che raddoppiati in appena quattro giorni, passando dalla ventina di casi registrati sabato scorso a quota 45, le classi in isolamento in Puglia, dove le lezioni sono riprese solo lunedì scorso.
In Molise addirittura tutte le scuole chiuse a Fornelli, in provincia di Isernia
Decisione presa dal sindaco Giovanni Tedeschi in seguito al numero crescente di contagi nel piccolo centro di circa 1800 abitanti. "L'obiettivo – ha spiegato il primo cittadino – è consentire una sanificazione più accurata degli edifici scolastici; predisporre tutte le misure per l'organizzazione dello screening degli studenti non tracciati, gratuito e su base volontaria, che si terra' domenica presso all'auditorium comunale".
Critico sulla questione gestione dell'emergenza Covid a scuola è stato nelle scorse ore anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che ha realizzato un Report proprio sulla sicurezza Covid-19 nelle scuole.
"L'obiettivo del governo di garantire la scuola in presenza al 100% – ha spiegato Cartabellotta – rischia di essere fortemente disatteso come dimostra il numero di classi e studenti già in quarantena.
È una strategia molto rischiosa puntare esclusivamente sulla vaccinazione senza screening sistematici e interventi di sistema su aerazione, ventilazione e gestione trasporti", il quale ha anche aggiunto che "l'ipotesi di abbandono delle mascherine anche se tutti sono vaccinati in classe non poggia su alcuna evidenza scientifica", riferendosi ad alcune dichiarazioni del Ministro Bianchi, il quale ha poi a sua volta spiegato che si tratta di un obiettivo ma che al momento non se ne parla sulla base dell'attuale situazione epidemiologica. Fonte: Fanpage
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