Da venerdì primo ottobre grande "switch" nei servizi della Pubblica amministrazione. Fisco, Inps, Inail, Amministrazioni Pubbliche, Comuni sopra i 5.000 abitanti. Come previsto dal decreto "Semplificazione e innovazioni digitali" del luglio 2020 poi convertito in legge a settembre, scadono le vecchie credenziali e si potrà avere accesso ai servizi pubblici online solo attraverso Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta d'identità elettronica) o la Cns (Carta nazionale dei servizi). Lo "switch" era già annunciato da tempo e non è stato prorogato. Per cui ora le nuove chiavi di accesso diventano obbligatorie per agire con le diverse pubbliche amministrazioni. Insomma addio a pin e altri identificativi creati ad hoc dalle singole amministrazioni, la più famosa Fisconline creata dall'Agenzia delle Entrate, che in questi anni ha reso possibile presentare le dichiarazioni dei redditi e interagire con il Fisco. Chi fino ad adesso non ha provveduto a passare alle nuove identità digitali - peraltro attive già dallo scorso Primo marzo - dovrà affrettarsi a farlo, pena l'impossibilità di esercitare i propri diritti e agire per i propri interessi nei confronti della Pa.

Una vera rivoluzione

Se da un lato rischia di creare dei cittadini di serie A e dei cittadini di serie B, dovrebbe rivelarsi un vantaggio in termini di comodità per il cittadino e, al tempo stesso, per le amministrazioni che non dovranno più farsi carico di gestire sistemi di rilascio e gestione delle credenziali di accesso, risparmiando tempo e risorse. Resta il problema dei soggetti che non sono molto amici del computer, come ad esempio le persone più anziane. Il tema è stato avanzato dai sindacati dei pensionati e risolto permettendo ai figli e nipoti di sostituirsi all'avo, come peraltro già succede normalmente per gli altri delegando un professionista che usa le credenziali del cliente per agire a suo nome e per conto di lui.

Al momento il grande switch non riguarderà tutti

Mantengono i vecchi sistemi i Comuni sotto i 5.000 abitanti - che possono proseguire a dialogare realmente con i propri cittadini fino alla fine dell'emergenza pandemica e salvo ulteriori proroghe - e per i professionisti e le imprese che mantengono le vecchie credenziali. Per queste ultime categorie non è stato ancora deciso quando si passerà a Spid, Cie o Cns, ma il passaggio avverrà anche per loro. Fonte: Tgcom24 Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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