«Oggi offre Giulia Cecchettin», il vergognoso post su Threads
La polemica è esplosa su Threads, il nuovo social di Meta, a causa di un post considerato offensivo riguardante Giulia Cecchettin. Nel video, apparentemente innocuo, di un cuoco cinese, la caption "Oggi offre Giulia Cecchettin" ha sollevato indignazione, poiché sembra giocare in modo inappropriato con la tragica morte di Giulia.
La pagina Instagram Thatsfabofficial ha ripreso il post, sottolineando che non si tratta di satira o black humor, ma di "violenza su violenza". Gli amministratori hanno chiesto agli utenti di segnalare comportamenti simili.
Le reazioni degli utenti sono state forti, con alcuni indignati e chiedenti la divulgazione dei nomi degli autori dei commenti offensivi. Altri, invece, ritengono che ciò possa portare a ulteriori violenze. La richiesta di pena di morte per coloro che hanno partecipato ai commenti ha generato dibattiti sulla proporzionalità della risposta.
I commenti al post di Giulia Cecchettin
Scorrendo le foto altri ragazzi commentano con commenti orrendi come: "Finalmente un ristorante dove poter portare la mia crush Yara Gambirasio a un appuntamento", "A Filippo Turetta piace questo video" e ancora "Fa il suo dovere nonostante le difficoltà".
«Ma anche inni al patriarcato - continua il post di itsfabofficial - con tanto di cuori sulla foto di Giulia e Filippo nel campo di fiori. Abbiamo deciso di denunciare tutto questo, e condividiamo affinché possiate segnalare anche voi. Perché fare finta di nulla è essere complici. Perché commentare la cosa come “era solo una battuta” o “una ragazzata” vuol dire essere parte del problema ed essere responsabili tanto quanto chi commette questi crimini. Perché questa non è satira, umorismo o black humor. È violenza su violenza. Questo mondo deve diventare migliore, e dobbiamo essere noi in primis a lottare per renderlo tale».
La situazione evidenzia la necessità di affrontare il problema del cyberbullismo e dell'odio online. Le piattaforme sociali devono assumersi la responsabilità di prevenire e affrontare tali comportamenti, adottando politiche più rigorose e promuovendo una cultura online rispettosa e sicura.