A Sessa Aurunca c'è un focolaio Covid. Sono risultati positivi sia il parroco della frazione Cascano che tre dei giovani facenti parte del gruppo dell’oratorio.
Focolaio in Chiesa
Sono risultati positivi al Coronavirus il Parroco della frazione di Cascano e tre giovani facenti parte del gruppo dell'oratorio gestito dallo stesso.
Altri sono i giovani del medesimo gruppo che si sono dovuti sottoporre all'esame del tampone e ora sono in isolamento nell'attesa del responso. (Fonte
CasertaCe)
Focolaio in Chiesa, nel frattempo a Como una ragazza madre è indagata per omicidio
Ragazza Madre - Una giovanissima ragazza di Como è attualmente indagata per il tentato omicidio del figlio neonato.
I fatti si sarebbero svolti nel luglio scorso: la ragazza aveva tenuto nascosta la gravidanza partorendo nel bagno dell’abitazione in cui abita con i genitori.
Dopo il parto avrebbe ferito con delle forbici il neonato. Gli psicologi hanno riconosciuta la sua incapacità di intendere e volere: il piccolo ora è in adozione.
Terribile il disagio psicologico e la violenza di questa madre: i dettagli
È una vicenda di disagio psichico e violenza quella che arriverà nei prossimi giorni davanti al giudice per l'udienza preliminare di Com.
La giovane madre accusata di aver tentato di uccidere il figlio appena nato. A raccontare la sua storia è stato il quotidiano "Il Giorno".
La giovane, una ragazza di 20 anni, è già stata riconosciuta totalmente incapace di intendere e di volere al momento dei fatti.
Questi ultimi avvenuti lo scorso luglio nel bagno dell'abitazione in cui la ragazza vive con i genitori.
È lì che, dopo una gravidanza che era riuscita incredibilmente a tenere nascosta a tutti.
La ragazza aveva prima partorito, e poi aveva tentato a suo dire di recidere da sola il cordone ombelicale con un paio di forbici.
La versione dell'accusa è però un'altra: e cioè che la ragazza, fuori di sé, avrebbe fatto del male al neonato, ferendolo in più parti con le stesse forbici.
La ragazza è stata riconosciuta incapace di intendere e volere
A scoprire e fermare la ragazza erano stati i suoi genitori, che avevano subito chiamato il 118.
Per fortuna il piccolo è stato salvato e in seguito affidato al Tribunale dei minori di Milano e poi dato in adozione.
Fin da subito la stabilità mentale della giovane madre era stata messa in dubbio.
Alla giovane non sono mai state applicate misure cautelari e una perizia ordinata dal sostituto procuratore di Como, Antonio Nalesso, ha certificato l'incapacità di intendere e di volere della giovane e il fatto che non sia socialmente pericolosa.
Sembra dunque scontato l'esito dell'udienza che si terrà a maggio: la ragazza sarà molto probabilmente assolta, ma non si sa se sarà disposto il suo trasferimento in qualche struttura di cura. (Fanpage)
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