Siamo reduci dal lungo ponte di Pasqua, la cui conseguenza più evidente è il rallentamento delle vaccinazioni giornaliere. Il piano vaccinale del generale Figliuolo, al momento, non è stato rispettato. L'analisi dei numeri lascia più di una perplessità.
Piano Figliuolo non decolla
Il virus Covid non va in vacanza, espressione che può generare ilarità, ma che trova conferma in quanto sta accadendo proprio in questi giorni in Italia. Perchè, stando alle statistiche diffuse dal report del Commissariato all'emergenza, c'è stato un rallentamento delle vaccinazioni.
Nella giornata di sabato sono stati somministrate 211.000 dosi di vaccino, il numero scende a 92mila a Pasqua per poi risalire alle 124.000 vaccinazioni di ieri, dato ancora parziale però. Per un totale di 427.000 dosi di siero iniettate.
Peccato che l'obiettivo giornaliero, fissato nel piano redatto dal generale Francesco Paolo Figliuolo, prevede 500mila vaccinazioni al giorno, e non in tre giorni, come accaduto durante le festività pasquali. Numeri negativi che non favoriscono la corsa all'immunità di gregge.
Vaccinazioni in Italia, i numeri
Al momento, in Italia sono stati immunizzati quasi 3 milioni e mezzo di cittadini. Il 30% degli over 80 hanno, fin qui, ricevuto entrambe le dosi. Il dato statistico scende a 1,87% quando si parla degli over 70 immunizzati. E' necessaria, dunque, un'accelerazione per proteggere due delle categorie più a rischio.
Vaccinazioni lente, i motivi
Dalle parole di Figliuolo traspare la necessità di aumentare notevolmente il numero dei migliaia di vaccinati ogni giorno. Ma tale sviluppo viene frenato, come si legge su "Repubblica". Le motivazioni? Le Regioni dicono che mancano le dosi, il governo risponde dicendo che l'Italia ne possiede oltre 2 milioni.
Un altro problema da risolvere riguarda la vaccinazione a domicilio per gli over 80 ed una netta accelerazione da imporre ai vaccini per i cittadini over 70. I dubbi sugli effetti collaterali scatenanti dalla somministrazione di AstraZeneca fanno il resto.
Se l'Italia vuole avvicinarsi all'immunità di gregge dovrà somministrare almeno una dose alla metà degli italiani. A 100 giorni dall'inizio della campagna vaccinale, i 500.000 vaccini al giorno promessi dal generale Figliuolo sono una chimera.
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