L'accaduto

Il fatto è avvenuto a Piabetá, Rio de Janeiro, quando la famiglia del piccolo stava festeggiando la felice ricorrenza del piccolo Enzo. È stato allora che Pedro Vinícius de Souza Pedidor, un ex soldato amico della famiglia, che tuttavia non era stato invitato alla festa, ha sparato e ucciso il bambino. La vittima che è stata portata immediatamente nel Centro pediatrico locale è morta poco dopo. «Mio figlio stava compiendo quattro anni, era felice della sua festa che avevamo organizzato con soggetto Hulk. Era da un mese che chiedeva: la mia festa è domani? La mia festa è domani?», ha raccontato il padre del piccolo Enzo, Douglas dos Santos, che ha aggiunto che dopo il fatto, Pedidor ha cercato di fuggire.

Le testimonianze

«L'ho visto mentre si sedeva in macchina, facendo cadere la pistola e cercando di fuggire», ha continuato l'uomo, aggiungendo però di avergli sottratto le chiavi della macchina e la pistola per impedirgli di scappare. A quel tempo, sempre secondo il racconto dell'uomo, i presenti gli hanno chiesto di ucciderlo, ma lui si sarebbe rifiutato. «Non è nella mia natura», ha detto. Alla fine, Pedidor è stato arrestato, mentre la polizia ha sequestrato l'arma del delitto. Ora il giovane deve rispondere di detenzione illegale dell'arma e di omicidio.

L'interrogatorio

L'assassino ha dato una versione completamente diversa dell'accaduto. Pedidor ha dichiarato che il colpo è partito accidentalmente, poichè l'arma gli sarebbe caduta di mano e ha esploso il colpo cadendo a terra. Pedidor «Ha detto che la pistola è caduta e ha sparato. Poi ha detto di aver trovato la pistola. E poi che Enzo ha provato a prendere la sua pistola. Non c'è una spiegazione a tutto questo», ha raccontato Juliana, la sorella della vittima. Tuttavia, le versioni dei genitori del bambino sono diverse. La madre, Vanessa Maurício Maia, ha riferito di aver sentito Pedidor litigare con i bambini e di ave sentito il colpo. Dal canto suo, il padre ha detto che il giovane ha abbracciato Enzo prima di sparargli. «Ha abbracciato mio figlio e poi gli ha sparato al petto», ha detto, aggiungendo: «Dopo quello che è successo, mia moglie ha messo mio figlio in macchina con sua sorella, lo hanno portato in ospedale. Io sono rimasto qui. Sono rimasto qui per chiedere al ragazzo: cosa avesse fatto». (Il Mattino) Leggi anche: Coronavirus, bambino dona tutti i suoi risparmi: «Voglio contribuire». Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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