alessandro del piero

La possibilità che Alessandro Del Piero si candidi alla presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) si fa sempre più concreta. Con la data dell'Assemblea elettiva fissata per il 3 febbraio, l'ex capitano della Juventus potrebbe essere pronto a entrare in campo in una nuova sfida, questa volta fuori dal terreno di gioco.

La voglia di osare: un passo verso la presidenza

Secondo indiscrezioni raccolte dall’Adnkronos, Del Piero avrebbe manifestato la sua “voglia di osare”, entrando così nel vivo di un dibattito che sta infiammando i corridoi del calcio italiano. Il presidente uscente, Gabriele Gravina, ha ufficializzato la data delle elezioni e fissato il termine per la presentazione delle candidature al 25 dicembre, ma non ha ancora chiarito se si ricandiderà per un secondo mandato.

Il consenso tra i club di Serie A

La candidatura di Del Piero sembra raccogliere consensi anche tra i club di Serie A, che vedono in lui una figura carismatica e innovativa, capace di guidare il calcio italiano verso una nuova era. Negli ultimi giorni, l’ex numero 10 della Juventus avrebbe ricevuto numerosi messaggi di apprezzamento, sia telefonici che da parte di dirigenti di club, per l’ipotesi di una sua discesa in campo.

La decisione imminente

Fonti vicine a Del Piero assicurano che l’ex calciatore non ha ancora preso una decisione definitiva, ma che una risposta potrebbe arrivare molto presto. Secondo alcune voci, la possibile conferma della sua candidatura potrebbe giungere mercoledì prossimo, durante la sua apparizione come commentatore negli studi di Sky, in occasione della Champions League.

L’ex campione della Juventus potrebbe seguire l’esempio di Shevchenko

Qualora Del Piero decidesse di accettare la sfida, una componente della FIGC dovrebbe formalmente candidarlo, aprendo così la strada verso la presidenza. L’ex campione bianconero, che ha già dimostrato carisma e capacità di leadership durante la sua carriera, potrebbe seguire l’esempio di Andrij Shevchenko, ex calciatore e attuale presidente della Federcalcio ucraina, dimostrando che anche le leggende sportive possono giocare un ruolo importante nella gestione del calcio a livello nazionale. 

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