Dal primo settembre tutti in classe, con un piano pedagogico nazionale per il recupero del debito formativo accumulato negli ultimi mesi da tutti gli alunni e gli studenti.
Le indicazioni
Una roadmap rigorosa sulla sicurezza: dai test sierologici per il personale scolastico alla sanificazione di tutti i locali; e una riserva del 15 per cento di tutti i finanziamenti pubblici e del 20% di quelli europei da destinare a scuola e infanzia”.
Queste le priorità per la ripartenza della scuola contenute nella risoluzione presentata in Commissione Cultura da oltre venti parlamentari di tutti i gruppi politici di maggioranza. La data di riapertura della scuola, secondo la risoluzione, dovrebbe essere il 1° settembre per tutti. Non solo per i recuperi di PIA e PAI.
Il bonus
La risoluzione prevede però un bonus agli insegnanti per le attività da svolgere nel periodo 1° – 14 settembre. In cambio si chiede di allungare l’anno scolastico di ulteriori dieci giorni. Un anno scolastico lungo, in grado di recuperare in parte quel gap dovuto alla didattica a distanza, poco monitorata e lasciata all’intraprendenza del singolo insegnante.
“L’estate rischia di essere una occasione persa e non si può tardare oltre: il mese di settembre sia usato tutto, e per tutti gli studenti. L’urgenza e’ chiara: costruire una scuola inclusiva, resiliente, capace di valorizzare il meglio dell’innovazione didattica e digitale recuperando la socialità e la compresenza, e che dal primo settembre sia all’altezza della sfida che abbiamo di fronte” scrivono i firmatari.(Orizzonte Scuola)
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