«Più morti di infarto che di Covid», l'allerta dei cardiologi dopo la chiusura di reparti per l'emergenza sanitaria.
«Si rischia di avere più morti di infarto che di covid». La paura di contrarre il virus in ospedale e in generale stando a contatto con personale medico ha spinto molte persone a trascurare sintomi di malattie cardiovascolari, così alcuni pazienti sono morti per infarto. Ma va anche detto che molti reparti sono stati chiusi per far fronte all'emergenza e quindi si è stati in calo di personale in grado di curare pazienti cardiopatici. Si tratta però di una vera emergenza e per questo è scattato l'allarme. A parlarne è la Società Italiana di Cardiologia (SIC), lanciato dal suo presidente, Ciro Indolfi, Ordinario di Cardiologia Università Magna Graecia di Catanzaro, a seguito di uno studio nazionale in 54 ospedali che ha riscontrato un forte aumento delle morti per infarto, con valori triplicati. «L'organizzazione degli ospedali e del 118 in questa fase è stata dedicata quasi esclusivamente al Covid-19 - spiega - e molti reparti cardiologici sono stati associati per i malati infettivi e per il timore del contagio sempre più gravi, con complicazioni, che rendono molto meno efficace le cure salvavita come l'angioplastica primaria. Se questa tendenza sarà persistente e la rete cardiologica non sarà ripristinata, ora che è passata questa prima fase di emergenza, avremo più morti per infarto che di Covid-19 ». Fonte: Leggo Leggi anche Coronavirus, bimbo di soli 6 settimane vittima del Covid: "E' il più giovane al mondo" Seguici su Facebook 41esimoparallelo