Chiara Petrolini torna a vivere nella villetta dove ha partorito i due neonati morti
La decisione è stata presa a seguito del dissequestro dell’abitazione, avvenuto i primi giorni di dicembre
Chiara Petrolini è tornata a vivere nella villetta di Vignale di Traversetolo, la stessa abitazione dove avrebbe partorito i due neonati che, secondo le accuse, avrebbe poi ucciso e seppellito in giardino. La decisione di rientrare nella casa è stata possibile grazie al dissequestro dell’immobile, avvenuto nei primi giorni di dicembre. Chiara è rientrata insieme ai suoi genitori, in attesa della pronuncia della Cassazione che stabilirà se dovrà affrontare il processo in custodia cautelare in carcere o tra le mura domestiche.
La vita di Chiara Petrolini dopo le accuse
In seguito all’apertura delle indagini, Chiara Petrolini si era trasferita in un appartamento a Parma insieme ai genitori, cercando di mantenere un basso profilo e di allontanarsi dal luogo legato ai tragici eventi. Tuttavia, con il dissequestro della villetta, la giovane ha scelto di fare ritorno nella casa di famiglia, dove i residenti di Traversetolo l’hanno recentemente vista entrare e uscire.
L’atmosfera nella piccola comunità resta segnata dai fatti drammatici, con i vicini che osservano la situazione con discrezione ma inevitabile curiosità.
L’attesa per la decisione della Cassazione
Nei prossimi giorni, la Cassazione sarà chiamata a decidere se confermare o revocare la misura della custodia cautelare in carcere stabilita dal Tribunale del Riesame. La decisione sarà cruciale per il futuro di Chiara Petrolini, che al momento vive sotto stretta osservazione e attende l’inizio del processo per rispondere alle gravi accuse di duplice omicidio.
Il caso dei neonati e le accuse
Secondo gli inquirenti, Chiara Petrolini avrebbe partorito i due neonati nella villetta di Vignale, per poi compiere l’atto estremo. Le indagini si concentrano anche sulla possibilità che i bambini siano nati e poi sepolti vivi, un’ipotesi che, se confermata, aggraverebbe ulteriormente la posizione della giovane. Nel frattempo, si è parlato della possibile presenza di stria neonatale, una condizione particolare che potrebbe fornire indizi sulla dinamica dei fatti.
Una comunità scossa in attesa di risposte
La vicenda di Chiara Petrolini ha lasciato un segno profondo nella comunità di Traversetolo, che osserva con apprensione gli sviluppi delle indagini. La giovane si trova ora in un limbo legale ed emotivo, aspettando che la giustizia faccia il suo corso e determini le sue responsabilità.
Le prossime settimane saranno decisive per fare chiarezza su uno dei casi più drammatici e complessi degli ultimi anni, con l’attesa che la verità possa emergere attraverso il processo.