Tema scuola. Visti anche l’ultimo Dpcm, le ultime ordinanze regionali di De Luca c'è preoccupazione per l’anno scolastico appena entrato nella fase finale.
Il Codacons Campania non ci sta e promette battaglia legale.
A farsi carico di questa impresa anche l’avvocato salernitano Matteo Marchetti, anche vice segretario nazionale di Codacons.
Esso segue con concentrazione le vicende legate alla scuola in Campania.
E a tal proposito - Afferma: “Nelle aree territoriali dove non ci saranno i livelli di contagio previsti secondo il parametro di incidenza cumulativa settimanale dal nuovo provvedimento governativo il Codacons procederà, attraverso l’ufficio legale regionale nonché attraverso gli uffici dislocati sul territorio, dapprima con diffida e poi con ulteriori azioni nelle sedi opportune nei confronti di tutti gli amministratori che impediranno lo svolgimento delle lezioni nella scuola contrariamente a quanto previsto a livello statale in data 2 marzo 2021”.
Posizione ‘forte’ e chiara sulla scuola. Battaglia per la didattica in presenza dove possibile
Solo poco tempo prima delle precedenti dichiarazioni, Marchetti aveva affermato: “
Il Tar Campania ha respinto non i ricorsi ma le istanze di misure provvisorie ed urgenti anteriori alla causa del Codacons e dei genitori di figli che frequentano tutti i livelli scolastici, dal nido alle superiori. Tale sospensione non pregiudica il ricorso che sarà comunque proposto nei termini con misura cautelare”. Non si fermeranno dunque le cause nelle aule di tribunale.
Scuole: al momento la situazione però è complicata non soltanto in Campania
Situazione scuole e didattica a distanza. Non è ancora chiara l’influenza delle scuole all’interno della pandemia da Covid-19.
Sta di fatto che il comitato tecnico scientifico al momento è prudente e chiede alla politica di attuare chiusure laddove la sicurezza sia messa anche minimamente in dubbio.
Il diffondersi delle varianti nelle fasce d’età più giovani ha comunque fatto allarmare i governatori. Un po’ ovunque in Italia si rinuncerà alla didattica in presenza per passare invece a quella a distanza.
Da oggi dunque uno studente su tre tornerà a fare lezione davanti al pc.
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