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Chiara Petrolini

Chiara Petrolini, 21 anni, accusata di aver seppellito i suoi due figli appena nati, è comparsa davanti al gip di Parma per l'interrogatorio di garanzia. La giovane si è coperta il viso all'arrivo in tribunale e ha scelto di non rispondere alle domande, come indicato dal suo legale. Tuttavia, un dettaglio della sua apparizione ha colpito molti: le sue mani, perfettamente curate e smaltate con un rosso acceso, lo stesso colore che spiccava su quelle stesse mani che avrebbero compiuto il gesto atroce di nascondere i corpi dei neonati.

Questo gesto, apparentemente superficiale, è stato oggetto di analisi da parte della criminologa e giornalista Anna Vagli, che ha sottolineato come tale scelta possa rivelare importanti elementi della personalità della giovane.

Il significato dello smalto rosso

Anna Vagli, in un’intervista a Leggo, ha spiegato come la cura delle mani e la scelta di un colore così acceso come il rosso potrebbe indicare una personalità dissociata. «C'è una frattura tra il silenzio verbale e la comunicazione non verbale», afferma Vagli. Mentre Chiara sceglie di rimanere in silenzio davanti al giudice, la cura eccessiva delle mani rappresenta una forma di comunicazione non verbale che non può essere ignorata.

Secondo la criminologa, il rosso ha un significato molto forte nella psicologia dei colori. Simboleggia emozioni intense, ma in questo contesto risulta dissonante. L'uso di questo colore potrebbe indicare una disconnessione emotiva: «È come se la ragazza non riconoscesse la gravità delle sue azioni, o non riuscisse a collocarsi nel ruolo della colpevole e pentita», osserva Vagli. Questa scelta estetica potrebbe quindi essere vista come una manifestazione del suo stato emotivo, quasi come un tentativo di prendere le distanze psicologiche da ciò che ha fatto.

Dissociazione emotiva e la gestione dell'apparenza

Vagli prosegue la sua analisi sostenendo che lo smalto rosso può essere un segnale di dissociazione emotiva. Chiara Petrolini non ha denunciato di essere stata violentata da un amico poco prima di rimanere incinta del suo primo figlio, un evento traumatico che potrebbe aver contribuito al suo stato psicologico attuale. La criminologa suggerisce che la cura delle unghie, in una situazione così drammatica, rappresenti un modo per controllare un aspetto superficiale dell'apparenza, un modo per distogliere l'attenzione da una colpa che non vuole o non riesce ad affrontare.

La scelta di smaltare le unghie potrebbe essere letta come un meccanismo di difesa. Invece di manifestare pentimento o senso di colpa, la giovane sembra puntare sull'estetica, cercando di mantenere una parvenza di normalità e controllo in un contesto che tutto è tranne che normale. «È un aspetto controllabile dell'apparenza e della linea estetica», conclude Vagli, sottolineando come questa attenzione ai dettagli estetici possa essere coerente con la sua azione di nascondere i corpi dei neonati, quasi come se volesse allontanare da sé la gravità delle sue azioni.

L'analisi della criminologa offre uno sguardo profondo sul comportamento di Chiara Petrolini, suggerendo che lo smalto rosso sulle sue unghie non sia solo un dettaglio estetico, ma un segno di dissociazione emotiva. Questa scelta potrebbe riflettere la sua incapacità di riconoscere pienamente la gravità delle sue azioni e il suo rifiuto di affrontare la realtà del crimine di cui è accusata.

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