Giulia Tramontano, una giovane donna di 29 anni, è stata vittima di una tragica sparatoria avvenuta nel suo appartamento a Casal Monastero, Roma. La sua identità viene delineata attraverso un foglio compilato dalla sua famiglia, che descrive l'aspetto fisico di Giulia e ne evidenzia il sorriso accennato e lo sguardo curioso. Il suo futuro era promettente, con l'imminente arrivo del suo primo figlio. Tuttavia, tutto è stato distrutto in una sola notte a causa delle bugie e della violenza del suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello, un barman di 30 anni.

La vita di Giulia Tramontano

Originaria di Sant'Antimo, in provincia di Napoli, Giulia Tramontano si era trasferita a Senago, in provincia di Milano, cinque anni fa. Era una madre amorevole e figlia affettuosa. Nelle foto con il padre si possono notare i suoi numerosi tatuaggi sul braccio destro. Purtroppo, nelle ultime ore della sua vita, Giulia aveva scoperto il tradimento di Alessandro con un'altra ragazza che, come lei, era rimasta incinta e aveva poi abortito. Questa scoperta aveva scosso profondamente Giulia, che si trovava in un momento delicato, concentrata sulla preparazione del corredino per il suo bambino.

Il dolore di Sant'Antimo

Il ricordo di Tonia, una negoziante di Sant'Antimo che aveva venduto il corredino a Giulia, è struggente. Lei descrive Giulia come una persona dolcissima, solare e molto curata. Era felice di diventare mamma e aveva acquistato tutto il necessario per il suo bambino. Tonia è sconvolta per ciò che è accaduto e non riesce a credere alla tragedia.

Un messaggio di speranza

Chiara, la sorella di Giulia, ha pubblicato un toccante messaggio sui social media in memoria di sua sorella. Esprime gratitudine per tutti coloro che hanno dato speranza alla famiglia nella ricerca di Giulia e ringrazia coloro che hanno creduto e aiutato. Sottolinea il dolore che la famiglia sta affrontando e la privazione del diritto di diventare genitori. Chiara conclude il messaggio affermando che la famiglia sarà sempre unita, come nella foto con Giulia, che era incinta di sette mesi, e sottolinea il tragico omicidio commesso dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, che ha confessato il crimine.

La confessione choc

Alcune “chat”“immagini” e “ricerche su internet” su come “disfarsi del cadavere” hanno convinto la procura di Milano che Alessandro Impagnatielloha premeditato l’omicidio di Giulia Tramontano, il cui cadavere è stato ritrovato nella notte a Senago, nel Milanese. La procuratrice aggiunta Letizia Mannella e la pubblico ministero Alessia Menegazzo lo hanno chiarito dopo il fermo dell’uomo, detenuto nel carcere di San Vittore a Milano con l’accusa di omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso, reato contestato poiché la 29enne era incinta al settimo mese.

“Prima che entrasse in casa aveva organizzato come ucciderla e come disfarsi del cadavere. È successo tutto in 72 ore”, hanno sostenuto le inquirenti. “Le ricerche in Rete che ci hanno consentito di capire che lui stava aspettando la vittima a casa – hanno aggiunto – Le stringhe di ricerca ci hanno consentito di datare il momento della morte, di comprendere le modalità. Che erano state pensate, studiate e organizzate”.

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