criminalità

La Campania si conferma tra le regioni italiane più esposte al rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore turistico. Questo allarme emerge chiaramente dai dati presentati nella recente ricerca di Demoskopika, che analizza il fenomeno a livello nazionale, mettendo in evidenza l’impatto sulla regione meridionale.

Un fenomeno radicato nel settore turistico

Secondo il rapporto, una struttura turistica o alberghiera su cinque, tra quelle confiscate in Italia, si trova in Campania. Nel corso dell’ultimo anno, la regione ha visto l’emissione di 155 provvedimenti interdittivi antimafia. Inoltre, la gestione delle risorse legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha aggiunto ulteriori criticità. Questi dati sottolineano come il turismo, uno dei motori economici della regione, sia vulnerabile alle infiltrazioni criminali.

Valutazione del rischio regionale

La Campania guida la classifica delle regioni italiane più a rischio con un punteggio di 122 punti, calcolato su una serie di indicatori sensibili. Tra questi, spicca il dato dei 67 alberghi e ristoranti confiscati, pari al 21,8% del totale nazionale. Oltre a questo, la regione ha registrato quasi 2.000 richieste di istruttorie antimafia legate al Pnrr e 16.000 operazioni finanziarie sospette, tra cui segnalazioni di operazioni sospette (SOS).

Un confronto tra le regioni

La Campania non è sola in questa difficile realtà. Altri territori ad alto rischio includono la Lombardia (119,3 punti) e il Lazio (117,7 punti). Seguono regioni come Puglia, Sicilia, Liguria, Emilia Romagna, Piemonte e Calabria, che riportano punteggi leggermente inferiori. Al contrario, le regioni meno esposte risultano essere Valle d’Aosta, Molise, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Umbria e Trentino Alto Adige, tutte con punteggi sotto i 94 punti.

L’impatto economico e sociale

La situazione non riguarda solo gli aspetti giudiziari, ma ha anche conseguenze dirette sull’economia locale. Gli esercenti turistici di Napoli, ad esempio, hanno espresso preoccupazione per il possibile aumento della tassa di soggiorno, che potrebbe scoraggiare i turisti e compromettere le prenotazioni già effettuate.

Il ruolo delle istituzioni

Il rapporto evidenzia la necessità di un intervento coordinato tra istituzioni locali, forze dell’ordine e settore privato per arginare il fenomeno. L’obiettivo è garantire la trasparenza nella gestione delle risorse e tutelare uno dei settori chiave per l’economia campana.

La risposta del settore turistico

Nonostante le difficoltà, gli operatori turistici della regione continuano a investire in iniziative per promuovere un’immagine positiva della Campania. L’obiettivo è attrarre visitatori valorizzando il patrimonio culturale e naturale, e al contempo proteggere il settore da eventuali infiltrazioni.

La Campania, con la sua ricchezza culturale e naturale, rimane una delle mete turistiche più ambite d’Italia. Tuttavia, i dati di Demoskopika sottolineano l’urgenza di affrontare il problema delle infiltrazioni criminali con determinazione e strategia. Solo attraverso un’azione congiunta sarà possibile preservare il turismo come risorsa fondamentale per lo sviluppo della regione

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