Auto travolge famiglia in vacanza e fa una strage: morto papà, bimbo di 2 anni e la nonna. Chi sono le vittime. Arrestata la donna alla guida
INCIDENTE CADORE. Arrestata nel corso della notte la conducente tedesca di 31 anni che ieri pomeriggio a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno, ha investito cinque persone uccidendone tre, un bambino di due anni, suo papà di 48 e la nonna di 65. Ferita la madre del piccolo, mentre il nonno è stato colto da malore. La donna era alla guida di un'Audi nera quando a folle velocità ha perso il controllo del mezzo finendo sul marciapiede dove si trovava la famiglia veneziana. La conducente è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di omicidio stradale plurimo
Dolore e cordoglio per la tragica perdita di Mariagrazia Zuin nell'incidente di Santo Stefano di Cadore. Legata alla famiglia dell'Ulss 3 Serenissima di Mestre, Mariagrazia era un punto di riferimento e una lavoratrice instancabile. Il responsabile della Direzione amministrativa, Luca Del Ninno, ricorda con affetto la sua dedizione e la sua professionalità.
Oggi a S.Stefano di Cadore questa macchina ha ucciso un bimbo di due anni in passeggino, suo papà e sua nonna. Non riesco a smettere di guardarla. pic.twitter.com/cI1aBMB3GP
— rinnegatto (@rinnegatto) July 6, 2023
Mariagrazia, insieme al marito, ha contribuito alla realtà ospedaliera, e la sua presenza era fondamentale. Ha svolto un ruolo di controllo nei servizi alberghieri e si è distinta per la sua precisione e tenacia. La sua voce era sempre propositiva, pronta a suggerire nuove iniziative per migliorare costantemente. La sua energia era contagiosa, e il suo impegno costante ha lasciato un segno indelebile.
La triste notizia ha sconvolto tutta l'Ulss 3 Serenissima, che ha espresso le più sentite condoglianze e ha manifestato la propria vicinanza alla famiglia di Mariagrazia in questo momento di immenso dolore. Il suo contributo prezioso e il suo spirito di sacrificio saranno sempre ricordati e apprezzati.
Insieme a Mariagrazia
Nell'incidente hanno perso la vita anche il compagno della figlia, Marco Antoniello, e il loro adorabile figlioletto, Mattia. Marco era un padre affettuoso e viveva con gioia e amore la sua famiglia. La loro casa a Favaro, vicino al capolinea del tram, era un luogo di felicità. Marco aveva una grande dedizione per i suoi figli e il suo amore per loro era evidente in ogni momento. Il ricordo di tutti i momenti felici trascorsi insieme rimarrà vivo.
Amici e conoscenti ricordano Marco come una persona gentile e un bravo padre. Lavorava nel settore degli allestimenti per i supermercati, e nonostante i suoi impegni lavorativi, era sempre presente per i suoi figli. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile.
In questo triste momento, l'Ulss 3 Serenissima e tutti i dipendenti dell'azienda sanitaria si uniscono per esprimere il loro profondo dispiacere e cordoglio per la perdita di Mariagrazia, Marco e Mattia. Le loro presenze luminose rimarranno sempre nei cuori di coloro che li hanno conosciuti e amati.
Incidente Cadore, il nonno: «Ha ucciso il mio nipotino. A mia figlia hanno portato via tutti gli affetti più cari»
«ha ucciso il mio nipotino. Io sono vivo — dice — solo perché camminavo un po’ più indietro. Mia figlia Elena l’hanno colpita e ora è qui ferita, all’ospedale. È disperata. Dice che non vuole vivere — prosegue Potente —. Le hanno portato via tutti gli affetti più cari: sua mamma, Mariagrazia, che teneva in piedi tutta la baracca, il marito e il suo piccolo».
Lucio, dal 2015 allenatore dello Jesolo calcio, aveva iniziato da poco a godere della casa in montagna nel Bellunese, ora a disposizione per il nipotino.
Il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato, d’accordo con l’assessore all’Agricoltura Renato Boraso e d’intesa con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, come segno di lutto della comunità ha comunicato l’annullamento della Festa della Trebbiatura di Ca’ Solaro programmata per domenica prossima.
«Ci stringiamo alla famiglia per questa tragedia che ha colpito il nostro territorio — il commento di Bellato — ora è il momento del dolore. Una preghiera per queste tre vittime innocenti».