Secondigliano, l'ultimo saluto a Vincenzo Nocerino: morto in un box con la fidanzata Vida
La chiesa di Santa Maria della Natività era gremita. Il padre: «Era la mia unica ragione di vita»
Nella stretta comunità di Secondigliano, la giornata è segnata dal dolore e dal lutto per la tragica perdita di Vincenzo Nocerino, 24 anni, e della sua fidanzata Vida.
I due giovani sono stati vittime di un incidente fatale, trovando la morte per asfissia all'interno di un box auto.
L'intera cittadina è riversata nella parrocchia di Santa Maria della Natività nel rione Kennedy, dove Vincenzo e suo padre Alfredo hanno sempre vissuto, per offrire l'ultimo saluto al giovane.
L'Addio alla Chiesa di Santa Maria della Natività
Centinaia di persone, visibilmente commosse, si sono radunate sia all'interno che all'esterno della chiesa per commemorare la vita di Vincenzo.
Le saracinesche dei negozi e dei bar sono rimaste abbassate per metà, mentre la bara del giovane è giunta nella chiesa attorno alle 10:30 del mattino, un'ora prima dell'inizio della cerimonia funebre.
L'Emozione di Alfredo, il padre di Vincenzo
Il dolore di Alfredo, il padre di Vincenzo, è palpabile mentre entra nella chiesa, accompagnato da numerosi amici e parenti che gli manifestano il loro sostegno.
Visibilmente distrutto, Alfredo si avvicina alla bara del figlio e la bacia teneramente, prima di essere confortato da una lunga fila di persone che lo abbracciano, condividendo il suo dolore.
Vincenzo era la mia ragione di vita, adesso il mio unico scopo è riabbracciarlo
L'Omaggio della Comunità
Fiori bianchi, rose e mughetti coprono la bara di Vincenzo, mentre giovani amici del ragazzo portano palloncini bianchi e rossi, simboli di amore e ricordo, che liberano nell'aria quando la bara lascia la chiesa.
Il rione è avvolto da un silenzio rispettoso, interrotto solo dalle lacrime e dalle parole di conforto scambiate tra gli astanti.
Le parole di Padre Alberto Russo
Nella sua commovente omelia, padre Alberto Russo invita alla riflessione sul dolore e sulla morte, sottolineando l'importanza del silenzio, delle lacrime e della preghiera nel confrontarsi con la perdita di una persona cara.
Rivolgendosi alla famiglia e agli amici di Vincenzo, padre Russo esprime solidarietà e vicinanza, sottolineando l'importanza di trovare conforto nella comunità cristiana e nell'unità di fede
La scomparsa di Vincenzo causa uno sconfinato dolore. Trovare parole è difficile. Forse solo il silenzio, le lacrime e la preghiera sono i comportamenti più consoni ad affrontare la scomparsa di Vincenzo e di Vida. Con il silenzio si può trovare Dio nel dolore e nella morte. Le parole a volte ingannano, mistificano. Si può dimenticare una persona con la quale abbiamo riso, ma non una persona per la quale abbiamo pianto. Sappiamo bene che la morte di una persona amata è una ferita profonda. Vorremmo che non vi sentiste soli nel vostro dolore, la comunità cristiana vi è vicina. A Vincenzo e Vida diciamo solo arrivederci. Nella preghiera, sia islamica che cristiana, siamo uniti in un unico amore, che è Dio.