Muore di parto insieme ai 2 gemelli: la svolta nel caso di Francesca Oliva
Consulente Incrimina Tutti: “Condizioni Falsificate nella Cartella Clinica”
Nel maggio 2014, Francesca Oliva, una 29enne di Gricignano d'Aversa, è morta insieme a due dei suoi tre gemelli a causa di una grave setticemia.
Questo drammatico evento ha portato all'apertura di un processo cruciale per la presunta falsificazione della cartella clinica della paziente. Francesca era stata trasferita dall'ospedale di Giugliano in Campania alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno.
Le Accuse e le Scoperte del Consulente
Durante l'udienza recente, un consulente nominato dalla Procura ha confermato che le condizioni di Francesca, riportate nella cartella clinica, sarebbero state alterate. Le modifiche riguardavano in particolare la somministrazione di un antibiotico, che non risulterebbe essere stato realmente somministrato. Questo quadro è emerso dalle risposte del consulente sia alle domande dell'accusa che della difesa.
Gli Imputati e le Accuse di Falsificazione
A giudizio sono il fondatore e titolare della clinica Pineta Grande, insieme a tre medici accusati di aver falsificato la documentazione clinica. Durante l'udienza, il giudice ha ammesso le parti civili e disposto la trascrizione delle intercettazioni. Il pubblico ministero, Gerardina Cozzolino, aveva già depositato l'elenco delle intercettazioni e la cartella clinica nella precedente udienza.
Assoluzioni e Nuove Accuse
Nel 2021, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva assolto 14 medici accusati di omicidio colposo plurimo per non aver commesso il fatto. Tuttavia, erano stati riconosciuti errori commessi dal ginecologo di fiducia di Francesca, Sabatino Russo, deceduto nel 2017. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che la cartella clinica della 29enne sarebbe stata alterata post mortem con l'inserimento di una somministrazione mai avvenuta di un antibiotico ad ampio spettro e la cancellazione delle condizioni di malessere generale della donna.
Rinvii a Giudizio e Nuove Udienze
Il magistrato Cozzolino ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per Schiavone e tre suoi collaboratori, accusati anche di falsa testimonianza. Per altre due persone coinvolte, il gup ha disposto lo stralcio della posizione e il rinvio degli atti alla Procura per una nuova notifica dell'avviso di conclusione indagini.
Una Storia di Tragica Negligenza
Il Dramma di Francesca Oliva
Francesca Oliva è stata ricoverata d'urgenza nel maggio 2014 alla clinica Pineta Grande, al sesto mese di gravidanza, dopo un peggioramento delle sue condizioni a seguito di un intervento di cerchiaggio al collo dell'utero eseguito all'ospedale di Giugliano. Purtroppo, Francesca è morta dopo aver dato alla luce tre gemelli. Uno dei neonati, un maschio, era già morto alla nascita, causando una setticemia fatale. Una seconda bimba, nata con un peso di soli 480 grammi, è deceduta poche ore dopo la madre. Solo la terza gemella è sopravvissuta, grazie all'assistenza ricevuta nella terapia intensiva neonatale della clinica.
Il Processo Continua
A distanza di nove anni, il caso di Francesca Oliva continua a rappresentare un emblema di tragica negligenza e presunta falsificazione di documenti clinici. Le udienze proseguono, con la speranza che venga fatta giustizia per Francesca e i suoi figli. Gli avvocati delle parti civili, Raffaele Costanzo e Lara Vastarella, continuano a lottare per ottenere verità e giustizia.
La comunità di Gricignano d'Aversa e tutta l'Italia attendono con ansia l'esito del processo, sperando che episodi simili non si ripetano mai più. La storia di Francesca è un doloroso promemoria dell'importanza della trasparenza e dell'integrità nel settore medico.