San Severo: è Mario Furio, il poliziotto che ha sparato alla moglie e poi si è suicidato
Indossava il braccialetto elettronico, lei lo aveva già denunciato
Tragedia a San Severo, in provincia di Foggia, dove un uomo ha sparato alla moglie nei pressi di un supermercato e poi si è tolto la vita.
La donna, che lo aveva già denunciato in passato per maltrattamenti, è stata trasportata d’urgenza in ospedale in condizioni disperate.
L’uomo indossava il braccialetto elettronico, a testimonianza di un divieto di avvicinamento che, purtroppo, non è riuscito a prevenire l’ennesimo episodio di violenza domestica.
La dinamica della tragedia
Il dramma si è consumato il 18 ottobre 2024 in via Salvemini, nei pressi del supermercato Eurospin di San Severo. Mario Furio, un ex agente di polizia penitenziaria in pensione, ha atteso la moglie all’esterno del negozio dove lei si era recata per fare la spesa. Appena la donna è uscita, l’uomo ha esploso più colpi di pistola a distanza ravvicinata, colpendola alla testa.
Subito dopo l’aggressione, l’uomo si è diretto verso la sua auto, parcheggiata poco distante, e si è tolto la vita all’interno dell’abitacolo, utilizzando la stessa arma. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri e le ambulanze, ma per Mario Furio non c'era più nulla da fare. La moglie, in condizioni critiche, è stata trasportata al Policlinico Riuniti di Foggia, dove i medici stanno facendo il possibile per salvarle la vita.
Un uomo già noto alle forze dell’ordine: il braccialetto elettronico e le denunce
Questa tragedia rappresenta l'ennesimo caso di violenza domestica che si conclude in modo drammatico. Mario Furio era già noto alle forze dell'ordine e alla comunità di San Severo. L’uomo, infatti, aveva ricevuto un divieto di avvicinamento alla moglie, sancito dal tribunale, a seguito delle ripetute denunce per maltrattamenti e minacce. A confermare il pericolo rappresentato da Furio, vi era anche l'obbligo di indossare un braccialetto elettronico, misura di sicurezza che, purtroppo, non è stata sufficiente a impedire il tragico epilogo.
Secondo le prime informazioni, la coppia aveva cinque figli e le tensioni tra i due erano ben note nella comunità locale. Le continue liti, i maltrattamenti e le denunce lasciavano già presagire un potenziale dramma. Nonostante le misure cautelari prese dalle autorità, la violenza non è stata fermata.
Le testimonianze dei presenti: il racconto di chi ha assistito
La sparatoria ha sconvolto i presenti. Il titolare di un market vicino, testimone dei fatti, ha raccontato con shock: «Ho sentito alcuni spari. Non so quanti, ma tanti. Mi sono precipitato fuori. Poi, il silenzio fino all'arrivo delle auto dei carabinieri a sirene spiegate». Questo drammatico episodio ha lasciato senza parole anche chi si trovava nelle vicinanze, tra l’incredulità e la paura che simili atti di violenza possano ripetersi.
Il dolore e lo sgomento per quanto accaduto sono stati espressi anche dal consigliere comunale di San Severo, Armando Dell’Oglio, che ha dichiarato con amarezza che si trattava di una «tragedia annunciata». Secondo Dell’Oglio, le istituzioni non hanno fatto abbastanza per proteggere la donna, nonostante le numerose segnalazioni e denunce che la vittima aveva presentato negli ultimi tempi.
Una tragedia che si poteva evitare?
Questo caso di violenza domestica solleva ancora una volta domande cruciali sulla protezione delle vittime e l'efficacia delle misure adottate per prevenire episodi di questo genere. Nonostante le denunce della donna e il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, Mario Furio è riuscito a portare a termine il suo piano omicida. Si tratta di una «tragedia annunciata», come ha affermato il consigliere Dell’Oglio, e purtroppo nessuno è riuscito a intervenire in tempo per evitare l’ennesimo femminicidio.
La comunità di San Severo, ancora sotto shock, si interroga su come sia possibile che un uomo con un passato di violenze e misure cautelari così stringenti abbia potuto agire indisturbato. Questo episodio rappresenta un monito per le autorità e per la società, ricordando l'importanza di non sottovalutare mai le segnalazioni di violenza domestica e di rafforzare ulteriormente le misure a tutela delle vittime.
La tragica morte di Mario Furio e il tentato omicidio della moglie segnano una ferita profonda per San Severo e per l’intera provincia di Foggia. Si tratta di un ennesimo caso di violenza familiare che lascia una comunità devastata e dei figli orfani, vittime anch'essi di una realtà di abusi e conflitti. Oltre alla famiglia coinvolta, la tragedia colpisce duramente chi vive ogni giorno il dramma della violenza di genere, evidenziando l'urgenza di un cambiamento profondo nelle politiche di prevenzione e protezione delle vittime.