LUSERNA SAN GIOVANNI. Un 34enne marocchino è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso a coltellate una ragazza in un bar di Luserna San Giovanni, nel Torinese.

L'omicidio

E' avvenuto intorno all'1.30 della notte: l'uomo è entrato nel locale, ha ucciso la donna e ne ha ferite altre due, che non sono però in gravi condizioni. Ancora non è chiaro il movente.

I carabinieri stanno verificando se l'uomo conoscesse la vittima o se, prima di accoltellarla, le abbia fatto delle avance.

I fatti

Secondo quanto ricostruito finora sembra che fosse seduto al bar allo stesso tavolo della vittima, la 44enne Carmen De Giorgi, che lavorava nella fabbrica di acque minerali Sparea e aveva un figlio adolescente. Fonti non confermate parlano di un'aggressione nata dopo alcune avances respinte da parte del 34enne alla donna. Ma su questo saranno le indagini a fare luce: Hounaifi Mehdi dopo l'omicidio è uscito dal bar forse per tentare una fuga bloccata dopo soli 100 metri dai carabinieri di Pinerolo allertati da alcuni testimoni: i militari lo hanno arrestato e portato in caserma per essere interrogato. (Fanpage) Perugia, bimbo di 2 anni ucciso dalla mamma. Lei nega tutto, il padre: ««Durante la gravidanza si tirava pugni in pancia, voleva dargli fuoco» PERUGIA. Una storia che lascia tutti nello sconforto e nel dolore. Un bambino di soli 2 anni ucciso da chi lo ha messo al mondo. E' questa la storia del piccolo Alex, conteso tra due genitori a causa della separazione e divenuto poi cavia e vittima.

Il padre

Norbert Juhász, padre di Alex, il bimbo ucciso a coltellate il primo ottobre, descrive, come riporta e raccontato a Il Messaggero, il piano che la mamma del piccolo e sua ex compagna avrebbe organizzato per portarlo via da lui. Per sempre. Norbert, chef ora impiegato in un’agenzia di organizzazione eventi, ha finito lacrime e parole. Ha lottato in tribunale per l’affidamento di Alex, due anni e poco più, e una volta che lo ha ottenuto, lo scorso 20 settembre, Katalina Erzsebet Bradacs ha preparato un mezzo bagaglio ed è partita per l’Italia. Prima destinazione Roma e il centro di accoglienza Casa di Cristian, poi Chiusi, dove ha bussato all’alba a casa di un ex datore di lavoro. Da lì è uscita presto la mattina del primo ottobre: i carabinieri hanno ricostruito tramite le telecamere di sorveglianza tutto il percorso fatto a piedi con Alex nel passeggino. Fino a via Molise, nella vicina frazione pievese di Po’ Bandino, e a quella vecchia centrale Enel in cui secondo gli inquirenti lo avrebbe ucciso con nove coltellate, due mortali. Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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