Il dramma di Verona

Un batterio killer misterioso che colpisce il cervello e che sta costringendo i responsabili sanitari dell'ospedale della Donna e del Bambino di Verona. Tutto è iniziato dopo il caso di una bambina nata prematura ad aprile dello scorso anno nel reparto di ostetricia di Borgo Trento e poi morta a novembre all'ospedale Gaslini di Genova per un'infezione da batterio che le aveva colpito il cervello.

Il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata

Francesco Cobello, ha annunciato così di avere deciso la chiusura del punto nascite, e di trasferire la Terapia Intensiva neonatale e la Terapia intensiva pediatrica in altri reparti. La perizia - come ha rivelato oggi il quotidiano L'Arena - ha accertato che la piccola è stata uccisa dal citrobacter, infezione contratta nel reparto di ostetricia veronese. «Ho preso questo provvedimento - ha detto Cobello - per la contemporaneità di casi in modo da evitare qualsiasi rischio di contaminazioni e per procedere ad un nuovo intervento di sanificazione per bonificare la struttura. I casi positivi registrati da noi sono una dozzina, ma solo un neonato risulta colpito dall'infezione. Il Coronavirus insegna che è opportuno e necessario prevenire qualsiasi pericolo, per questo anche i parti non avverranno da noi ma saranno dirottati in altre strutture ostetriche del territorio» ha concluso. (IlMattino) Leggi anche: Bari, neonata muore in ospedale: uccisa da un batterio sul sapone ospedaliero per medici e infermieri Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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