Esplosione fabbrica a Ercolano: tra le vittime anche un 18enne al primo giorno di lavoro
Il giovane era ancora senza contratto. Le altre persone morte sarebbero due ragazze
Nel pomeriggio di oggi, un’esplosione devastante ha scosso un capannone in via Patacca, una zona rurale ai confini tra Ercolano e San Giorgio a Cremano, Napoli. Il capannone, adibito presumibilmente allo stoccaggio illegale di fuochi d’artificio, è stato completamente distrutto dalla deflagrazione.
L’onda d’urto ha sollevato un’enorme colonna di fumo bianco visibile a chilometri di distanza, suscitando paura e sconcerto tra i residenti. Sul posto sono intervenuti immediatamente carabinieri, vigili del fuoco e ambulanze per soccorrere le vittime e mettere in sicurezza l’area.
Il bilancio: tre vittime accertate
Finora, le vittime confermate sono tre: tra loro, un ragazzo di appena 18 anni, al suo primo giorno di lavoro presso il capannone. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane non aveva ancora un contratto regolare. Le altre due vittime sono state identificate come due giovani donne.
Le autorità stanno ancora cercando di accertare se ci fossero altre persone all’interno del capannone al momento dell’esplosione, poiché non si conosce con precisione il numero di lavoratori presenti.
Le cause dell’esplosione
Secondo le prime indagini, l’esplosione sarebbe stata causata da un’ingente quantità di fuochi d’artificio illegalmente stoccati nel locale. Questo tipo di materiale, altamente infiammabile e instabile, rappresenta un enorme pericolo se non gestito correttamente.
Le forze dell’ordine stanno verificando la regolarità dell’attività e se il capannone fosse autorizzato per questo tipo di utilizzo. Al momento, sembra che si trattasse di un deposito illegale, ipotesi che aggrava ulteriormente la portata della tragedia.
Scene strazianti e dolore collettivo
I soccorritori si sono trovati di fronte a uno scenario straziante: macerie fumanti, vittime intrappolate e parenti disperati accorsi sul luogo dell’incidente. Le immagini della tragedia, con la colonna di fumo che sovrastava la zona, hanno fatto il giro del web, suscitando una forte emozione in tutta Italia.
Reazioni e richieste di giustizia
La morte del giovane 18enne ha suscitato particolare commozione: al suo primo giorno di lavoro, stava cercando di costruire il proprio futuro, ignaro dei rischi che avrebbe corso in quel capannone.
Le famiglie delle vittime chiedono ora giustizia e chiarezza. Le autorità locali e nazionali sono chiamate a intensificare i controlli per prevenire tragedie simili, soprattutto in un settore dove troppo spesso il lavoro nero e le attività illegali mettono a rischio vite umane.
L’esplosione di Ercolano non è solo un incidente tragico, ma un monito sulle conseguenze dell’illegalità e della mancanza di sicurezza sul lavoro. Le indagini proseguono per stabilire responsabilità e dinamiche precise, ma una cosa è certa: questa tragedia resterà un’ombra indelebile sulla comunità locale e sulle famiglie delle vittime.