CASO Viviana Parisi. E' appena terminata al Tribunale di Patti (Messina) l'udienza preliminare dell'inchiesta sulla morte di Viviana Parisi, la deejay di 41 anni, e del figlio Gioele di quattro anni, trovati nell'agosto 2020 senza vita nei boschi di Caronia (Messina).

L'udienza

E' camerale e il gip Eugenio Aliquó si è riservato la decisione che sarà resa nota nei prossimi giorni. Il marito di Viviana Parisi, Daniele Mondello, accompagnato dai suoi legali, il cugino Claudio Mondello e Pietro Venuti, uscendo dal Palazzo di giustizia non ha voluto fare dichiarazioni. Accanto a lui la sorella Mariella Mondello e la madre.

Assenti invece i genitori di Viviana Parisi che vivono a Torino

Nel corso dell'udienza preliminare la Procura ha ribadito la tesi dell'omicidio del bambino e del successivo suicidio della madre che secondo i pm di sarebbe gettata da un traliccio, ai cui piedi è stata poi trovata senza vita.

I legali della famiglia

Insistono invece nel dire che la donna non avrebbe ucciso il figlio e poi si è tolta la vita. Sarà adesso il gip A decidere se accogliere la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura o l'opposizione presentata dalla famiglia. "Ci siamo anche orientati per un approfondimento attraverso una apparecchiatura molto più tecnica, per evidenziare delle lesività che, secondo il tipo di indagine che hanno fatto in questo momento, non è stata ravvisata. E comunque riteniamo che l'ipotesi che è sempre stata seguita dalla Procura dell'omicidio-suicidio sia assurda e lo abbiamo spiegato nell'atto di opposizione. Credo che sia un atto doveroso verso una mamma e il suo bambino", dice ancora l'avvocato Venuti.

Parlando poi dei testimoni

Che erano nella galleria sull'autostrada Messina-Palermo in cui è avvenuto l'incidente della donna prima della sua sparizione, l'avvocato Venuti dice all'Adnkronos: "Ci sono molte incongruenze anche nelle testimonianze - dice il legale -anche coloro che vedono Viviana uscire dalla galleria non si fermano neppure per aspettare l'intervento delle forze dell'ordine ma vanno via e non si sa per quale ragione. Un altro aspetto riguarda le misure di sicurezza. Non è concepibile che da una galleria una persona possa sparire nelle campagne in pochi minuti. Se ci fossero stati strumenti di sicurezza ne' animali ne' persone potevano transitare. Né dentro né fuori. Questo è uno dei tanti elementi". E poi l'avvocato punta anche sulle "modalità di individuazione dei Vigili del fuoco" che "già il 4 agosto 2020 avevano già evidenziato con il drone ma queste informazioni sono state date il 19 agosto dalla consulente della Procura e non dai vigili del fuoco, quindi ci sono stati notevoli ritardi", denuncia. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo  Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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