FROSINONE. E' Chiara Pepe, originaria di Battipaglia, la giovane donna, morta ieri sera in Ciociaria, coinvolta in un tragico incidente stradale.
Frosinone - Il dramma
Come riporta SalernoToday, si è consumato - scrive anche Frosinone Today - sull'autostradale del Sole, direzione nord, nel tratto compreso tra Pontecorvo e Ceprano. La donna si occupava di make-up teatrale e cinema. E' stata, infatti, tra le truccatrici del cast delle fiction “L’Amica geniale” e “Mina Settembre”.
L'incidente a Frosinone
Si trovava a bordo di una utilitaria, che si è scontrata con un tir. L'automobile è stata distrutta e per la battipagliese non c'è stato scampo: è morta sul colpo. Inutili i soccorsi degli operatori del 118, dei vigili del fuoco e degli agenti della polizia stradale di Frosinone che hanno chiuso il tratto autostradale. Si indaga per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Chiara uccisa a 16 anni dall'amico che amava: "La colpivo ma lei non moriva, mi ha costretto a darle tutte quelle coltellate. La resistenza del suo colpo mi ha colpito”
Chiara uccisa a 16 anni da quel ragazzino che amava. Credeva di andare ad un appuntamento e invece ha trovato la morte.
L'Orrore
"Una ricostruzione inoppugnabile", una storia "a dir poco raccapricciante, sia per i numerosi dettagli macabri e cruenti sia per la freddezza del racconto sia per il movente, che può apparire sotto certi aspetti incredibile e sotto altri estremamente inquietante".
Così c'è scritto nella convalida del fermo del 16enne indagato per l'omicidio di Chiara Gualzetti. La sua seconda confessione conferma la prima versione, aggiungendo ulteriori dettagli: "Ricordo che non moriva e mi sono stupito di quanto fosse resistente il corpo umano".
Chiara uccisa a 16 anni - Un’ora di domande e risposte per ribadire quel che aveva già detto
Anche stavolta - come riporta il Corriere della Sera - ha raccontato delle sue figure demoniache, soprattutto Samael, l’angelo del giudizio "con cui parlo da molto tempo e che ho anche visto, un uomo di fuoco". Era rimasto ossessionato dalle serie tv, aveva ammesso ai militari mentre parlava dei suoi "demoni": "Mi sentivo come nella serie Lucifer" .
Il giudice che ha confermato il fermo ha accolto la richiesta della procura: quel ragazzo potrebbe uccidere ancora.
La sua famiglia è senza parole:
"Sono come in una bolla - ha detto sua madre che era presente al'interrogatorio - Mio figlio non ha mai fatto del male a nessuno, stavamo cercando di risolvere il problema degli scatti di rabbia".
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