Santanchè a processo per Visibilia: oggi la mozione di sfiducia
L’opposizione chiede le dimissioni della ministra del Turismo, la maggioranza resta in silenzio
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Oggi, 10 febbraio 2025, prende il via alla Camera dei Deputati la discussione generale sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè, presentata dal Movimento 5 Stelle e sottoscritta dal Partito Democratico. L’esponente di Fratelli d’Italia è stata rinviata a giudizio con l’accusa di false comunicazioni sociali legate alla gestione finanziaria di Visibilia Editore, la società da lei fondata.
Santanchè si difende: "Sono tranquilla"
Mentre l’opposizione chiede con forza le sue dimissioni, la ministra ha dichiarato di essere "tranquilla", aggiungendo che sarà presente in Aula per ascoltare gli interventi senza rilasciare ulteriori dichiarazioni. Nessun commento, almeno per ora, dai deputati della maggioranza, che potrebbero intervenire soltanto nella fase di dichiarazione di voto.
Questa scelta di silenzio viene interpretata come un segnale di freddezza da parte della coalizione di centrodestra nei confronti della ministra, soprattutto dopo che il presidente del Senato Ignazio La Russa ha pubblicamente suggerito a Santanchè di valutare la propria posizione, anche in vista dell’udienza fissata per il 20 marzo.
Quando sarà il voto?
Il momento decisivo potrebbe arrivare già domani, se il dibattito parlamentare procederà rapidamente. Tuttavia, l’agenda della Camera è fitta di impegni, tra cui la discussione sui decreti Emergenze e Pnrr, e l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale, che potrebbe far slittare il voto fino ai primi di marzo.
Le accuse e il caso Visibilia
Il caso che ha travolto Santanchè risale al giugno 2023, quando la trasmissione Report ha rivelato l’esistenza di indagini a suo carico per una gestione irregolare dei conti della società Visibilia. Inizialmente, la ministra aveva negato tutto, ma successivamente è emerso che era indagata già dall’ottobre 2022.
Nel gennaio 2025, la magistratura ha disposto il rinvio a giudizio con l’accusa di falsificazione dei bilanci societari, scatenando così un acceso dibattito sulla sua permanenza nel governo.
Il parere dell’opinione pubblica
Un recente sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24 ha mostrato che il 71% degli italiani ritiene che Santanchè dovrebbe dimettersi. Anche tra gli elettori di centrodestra, la questione divide: il 60% degli elettori di Forza Italia e della Lega si è detto favorevole a un suo passo indietro.
Le tensioni nel governo Meloni
Oltre alla vicenda Santanchè, il governo è sotto pressione anche per il tema dei migranti in Albania, con la possibile modifica dell'accordo con Tirana. Le tensioni con la magistratura e i malumori interni alla maggioranza rendono questa una settimana cruciale per la stabilità del governo Meloni.
Resta ora da vedere quale sarà la decisione finale della Camera dei Deputati: la ministra riuscirà a mantenere il suo posto o sarà costretta a fare un passo indietro?