Oggi il Cdm per il varo del nuovo decreto, con le norme dal 7 aprile: si studia un meccanismo per adeguare le restrizioni ai dati.
Nuovo Decreto - Il Consiglio dei ministri
E' convocato per oggi pomeriggio alle 17.30. All'ordine del giorno c'è anche il nuovo decreto con le norme anti-Covid per il periodo dopo Pasqua, al termine del periodo in cui tutta Italia sarà zona rossa. Ecco quali sono alcune delle misure che potrebbero essere adottate, secondo quanto trapelato nelle scorse ore.
Nel decreto Covid in Cdm ci potrebbe essere un meccanismo che a partire da una certa data di aprile prevederà la possibilità di allentare le misure anti-contagio in relazione a un eventuale miglioramento dei dati.
Lo spiegano fonti di Palazzo Chigi, confermando che si sta mettendo a punto un meccanismo che potrebbe portare allentamenti da zona gialla
Il nuovo decreto
Comunque confermerà più in generale l'impostazione che dispone soltanto zone arancioni e rosse per tutto il mese di aprile.
Nuovo Decreto - Niente zone gialle
Sarà comunque un Italia in lockodown per un altro mese. E' quanto era emerso dalla cabina di regia convocata dal presidente del consiglio Mario Draghi nei gironi scorsi per studiare le misure per contenere il Covid-19 che saranno inserite in un nuovo decreto in vigore dal 7 aprile. L'ipotesi è infatti quella che fino al 30 aprile (data in cui scadrà lo stato d'emergenza che è destinato ad essere prorogato) nessuna regione o provincia possa tornare alla zona gialla. Ci saranno solo zone rosse o arancioni.
L’apertura di bar e ristoranti fino alle 18, prevista appunto nella fascia gialla, non è stata presa in considerazione neanche con un orario ridotto (fino alle 15 o alle 16, in modo da evitare l'orario dell'aperitivo): i locali quindi resteranno chiusi – con solo asporto e consegna a domicilio consentiti – per almeno un altro mese. Anche se la nuova norma dal 20 aprile si potrebbe valutare la possibilità di riaprire i ristoranti a pranzo.
Parrucchieri
La riapertura di barbieri e parrucchieri potrebbe essere consentita anche in zona rossa, proprio come accadeva prima dell'ultimo decreto. L'allentamento, però, anche qui potrebbe non riguardare il sabato e la domenica. Potrebbe essere ripristinato per un altro mese il meccanismo già utilizzato durante le vacanze natalizie che riportava tutta Italia in arancione e rosso nel fine settimana. Le restrizioni prevederebbero poi misure più severe per sabato 1 e domenica 2 maggio.
Palestre e piscine
Per quanto riguarda palestre e piscine dovrebbe essere prolungata la chiusura.
Cinema e teatri
Salta la riapertura dei cinema e teatri che era stata prevista per il 27 marzo. La ripresa consentita solo nelle zone gialle ma, alle luce delle decisioni emerse nella cabina di regia di oggi con lo stop del giallo fino al 30 aprile, slitta di conseguenza anche la riapertura di cinema e teatri. Anche la cultura dovrebbe restare ferma: musei e mostre chiusi.
Le scuole
Asili nidi, elementari e prima media aperte anche in zona rossa dopo Pasqua. Attualmente invece nelle zone arancioni è prevista già la possibilità di tenere aperte le scuole, alle superiori con il 50 per cento degli studenti in presenza. Molti governatori però hanno scelto una via di maggiore prudenza, preferendo la didattica a distanza per tutti.
Inoltre, il decreto attuale prevede che nelle aree provinciali dove l’incidenza supera i 250 casi ogni 100mila abitanti è possibile far scattare la chiusura di tutti gli istituti. Non è ancora certo se questa norma verrà confermata.
"Il ministro Bianchi sta lavorando perche' questa riapertura avvenga in modo ordinato e in alcuni casi sara' possibile effettuare dei test, ma un'azione estensiva mi pare un'esagerazione", ha detto Draghi.
"Aprire ulteriormente aumenta le forme di contagio - ha precisato - nel frattempo una serie di evidenze scientifiche dimostrano che la scuola fino alla prima media e' fonte di contagio in maniera molto limitata, in presenza di tutte le altre restrizioni: il trasporto e le attivita' parascolastiche sono fonte di contagio".
Tra le misure del nuovo decreto Covid ci dovrebbe anche essere il via libera ai concorsi della Pubblica amministrazione bloccati dall'emergenza dovuta alla pandemia.
"Il Comitato tecnico scientifico, dopo un utilie e attento processo di confronto sulla base di mie proposte, ha acconsentito di sbloccare tutti i concorsi della Pa bloccati dal Covid.
Scelta che sarà contenuta nel decreto Covid" e che vuol dire "ridare speranza a decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di giovani.
È un segnale straordinario di speranza", ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo al Cnel.
Magistratura
Nel decreto Covid all'esame del Consiglio dei ministri dovrebbe rientrare anche una deroga alle regole ordinarie per il concorso in magistratura. È quanto si apprende da fonti del ministero di via Arenula. Tempistica e modalità saranno poi definiti con un successivo decreto ministeriale.
Il concorso in magistratura si sarebbe dovuto svolgere a maggio, ma l'orientamento sarebbe di tenerlo auspicabilmente a luglio, prima della pausa estiva, in più sedi e con una procedura semplificata in modo da tenere i candidati meno ore impegnati nella sede concorsuale.
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