"Mi sento drogata, l'acqua puzza di ammoniaca". Giulia Tramontano, spuntano i messaggi dopo i tentativi di avvelenamento
I nuovi dettagli sull'omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa a Senago (Milano) il 27 maggio, rivelano una vicenda ancora più agghiacciante. Prima di ucciderla con 37 coltellate, Alessandro Impagnatiello, il compagno di Giulia, ha cercato di avvelenarla e di danneggiare il feto che portava in grembo.
Gli elementi emersi includono l'uso di topicida, ammoniaca e cloroformio nel tentativo di uccidere la donna e il feto. Impagnatiello aveva acquistato una confezione di cloroformio stabilizzato con amilene online il 16 febbraio, che successivamente aveva fatto assumere a Giulia. La vittima aveva lamentato di aver dormito male e di sentirsi drogata dopo aver consumato il cloroformio.
Giulia Tramontano - Il messaggio alla mamma
In un messaggio inviato alla madre il 9 dicembre 2022, Giulia aveva segnalato che l'acqua assunta puzza di ammoniaca. La madre le aveva consigliato di buttare via l'intera confezione, ma ciò non aveva impedito a Impagnatiello di proseguire con il suo piano malvagio.
La motivazione dietro questo terribile atto sembra essere legata alla gravidanza di Giulia, che Impagnatiello non desiderava. Temeva che la presenza del bambino avrebbe potuto ostacolare i suoi piani di investimenti immobiliari e l'obbligo di versare gli alimenti per il bambino lo spingeva ad eliminare madre e figlio.
Questa tragica vicenda rivela l'orrore di un crimine pianificato con freddezza e crudeltà estreme.