La conferenza stampa
Qual è il vero Napoli? "
Sai quante volte me lo sono chiesto, ma io so cosa ci manca. La squadra deve giocare sulle due fasi, se riesce a soffrire, e lo sappiamo fare, non perde la sua identità. Il palleggio è migliorato, ma dietro abbiamo dato sensazione di pericolo ed è una delusione per me perché le mie squadre hanno sempre avuto compattezza. Non è un problema di difesa, dobbiamo tenere palla coperta così la difesa sale, siamo stati bravi stasera sui 25 metri ed il difensore centrale rompeva la linea su Lukaku, nella posizione giusta. Il vero Napoli è quello, poi quando starà meglio potremo portarla 10 metri più avanti, ma non possiamo permetterci di regalare uomini agli avversari".
Elmas mossa studiata per l'Inter? "Anche con la Juve Insigne aveva problemi e si riscaldò Elmas, può fare quel ruolo, ha forza, tecnica ma può migliorare, è uno che quando ripiega lo fa bene, col veleno, non si fa saltare e non ti dà 4-5 metri per farti crossare".
Squadra compatta, ma anche con un'altra testa? "Non è una questione di testa, siete fuori binario se parlate di testa. Non si fanno partite così altrimenti. La squadra deve mettere in campo ciò che prepariamo. Ogni volta che il portiere del Lecce rinviava, noi eravamo a 30 metri dalla metà campo, col Lecce c'era solo la prima palla, non la seconda, quando giochi con distanze ampie si va in difficoltà, dobbiamo migliorare su questo. Non dobbiamo pensare che un lancio può metterci in difficoltà. E' una questione di interpretazione!".
Di nuovo la stessa domanda, il vero Napoli qual è? "Non lo so, negli ultimi 5-6 anni ha fatto 400 punti, è stata sempre lì a lottare per lo Scudetto... ora ci giochiamo qualcosa di importante e dobbiamo pensare ad adesso, non pensare alla tristezza, ai problemi avuti, ma solo a dare il 100% e poi dopo si vedrà il futuro mio, dei giocatori, dobbiamo giocarle tutte così!"
Mertens, che valore dai alla sua prova? "Tanta, tanta roba. Intelligenza tattica, ci faceva uscire da situazioni dove eravamo impiccati, a livello tecnico grande prova".
Hai battuto Lazio, Juve e Inter. "Il problema è che poi ho perso con Lecce, Parma, Fiorentina...".
Chi puntate davanti a voi? "Non ci casco più, ci ho sbattuto i denti. Pensavo col Lecce che vincendo potevamo ambire a qualcosa di importante, ma invece non abbiamo mostrato l'umiltà vista oggi, la compattezza, l'odore del rischio".
A livello personale, le due coppe che devi giocare ti gasano? "Mi manca il pezzo... una squadra puntuale. Sbagliamo spesso, perciò non sono tranquillo. Anche io resto perplesso di certe prestazioni, perciò la priorità è sempre il lavoro in settimana e poi ci facciamo il segno della croce. Devo ragionare così".
(TuttoNapoli)
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