"Nel giro di 10-15, giorni in tempi rapidissimi, chiuderemo la pratica formale". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Tagada' su La7, rispetto alla procedura per intitolare lo stadio a Diego Armando Maradona.
"Quanti secondi ci ho messo a decidere? Pochi attimi - dice - ma sono stati attimi di popolo perche' siamo stati inondati tutti dello stesso sentimento.
Intitoleremo questo stadio che fa parte della nostra vita e della nostra storia al piu' grande giocatore di tutti i tempi, all'unico numero 10 della storia del calcio".
De Magistris nel parlare del rapporto tra Maradona e la citta' di Napoli ha affermato: ''Lui ci ha dato tutto: la vittoria, l'emancipazione ma anche Napoli gli ha dato tanto e lo fa anche oggi. Napoli non lo dimentichera' mai perche' questa e' una citta' con un grande cuore e soprattutto Napoli non ha giudicato l'uomo Maradona, lo ha amato e basta''.
Maradona, al cimitero di Napoli un monumento per omaggiare il Pibe de Oro. La proposta
Lo stadio intitolato a suo nome e un omaggio nel cimitero di Napoli. Un monumento a Diego Armando Maradona negli spazi del cosiddetto “Quadrato degli Illustri” del Cimitero di Poggioreale a Napoli.
La proposta è dell’impresario funebre Gennaro Tammaro e dell’operatore cimiteriale Alessio Castiello che in queste ore hanno lanciato online una petizione su Change.org rivolta al sindaco Luigi de Magistris e all’Amministrazione comunale di Napoli per raccogliere adesioni all’iniziativa.
“Non si può negare – commenta Tammaro – che, oltre la figura iconica, perdere Maradona per i napoletani è stato come perdere uno di famiglia. Per questo, appena appresa la notizia, ci siamo subito attivati per restituire alla città un luogo dove poterlo ricordare e, perché no, piangere”.
L’idea è quella di erigere un monumento a imperitura memoria del Pibe de Oro nel settore che, come da leggi del Regno delle Due Sicilie, è destinato alla sepoltura delle personalità eminenti.
Qui riposano tra gli altri Salvatore Di Giacomo, Raffaele Viviani, Vincenzo Gemito, Benedetto Croce, i Presidenti della Repubblica Enrico De Nicola e Giovanni Leone. Le spese saranno a carico delle imprese funebri aderenti che, raggiunto l’obiettivo della petizione, si attiveranno per chiedere i dovuti permessi.
“Diego non è e non sarà mai uno qualunque. E stato, da straniero, uno dei più straordinari interpreti della napoletanità nel mondo, unione dei Sud del pianeta, rappresentante orgoglioso del riscatto di questa terra. Per questo vogliamo far sì che l’emozione che proviamo oggi ci aiuti a realizzare un luogo dove poterla racchiudere per sempre”, conclude Tammaro.
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