I commercianti di Napoli si avviano verso la zona gialla, in vigore da lunedì 26 aprile, con la speranza di non dover riabbassare le serrande a causa della quarta ondata di Covid-19 in Campania. Questi ultimi auspicano controlli e zero assembramenti.
L'allarme dei commercianti di Napoli
Su "Il Mattino" si legge che l'associazione Chiaia Night ha richiesto, da 10 giorni ormai, un incontro con istituzioni e forse dell'ordine locale. Il motivo del summit è strettamente legato alle riaperture di lunedì 26 ed al rischio di assembramenti e crescita dei contagi.
Al momento, però, non è pervenuta alcuna risposta da chi di dovere e, quindi, l'incontro non ha ancora avuto luogo. La suddetta associazione ha pubblicato la propria posizione a riguardo sulla pagina Facebook:
"E noi come tante altre attività restiamo in attesa di conoscere il comportamento delle istituzioni, cui abbiamo chiesto aiuto".
"La nostra preoccupazione come quella di tutti è che si vanifichi lo sforzo fatto fino ad ora, soprattutto dalle tante categorie economiche danneggiate da una chiusura prolungata di circa 15 mesi e preme in questo senso fare un chiarimento" dichiarano i componenti di Chiaia Night.
Rischio movida?
I commercianti in questione, ovvero i proprietari dei baretti siti in via Chiaia, ritornano sull'allarme movida. Specificando che, nonostante le chiusure delle suddette attività commerciali, i giovani si sono assembrati lo stesso per le vie della città.
Chiaia Night, quindi, chiede maggiori spazi all'aperto per favorire le occasioni di socialità in massima sicurezza ed evitando che si formino assembramenti per strada, senza alcun controllo delle forze dell'ordine nelle zone della movida partenopea.
No agli assembramenti
Come si legge su "Il Mattino", sulla questione è intervenuto lo stesso Aldo Maccaroni, presidente dell'associazione Chiaia Night.
"Siamo seriamente preoccupati, e desideriamo riaprire in sicurezza con la speranza che questa sia l'ultima volta in cui abbiamo chiusure a fisarmonica" ha fatto sapere.
"Auspichiamo, quindi, una collaborazione con le istituzioni e anche un tavolo a cui poter sedere affinché si studino provvedimenti che siano realmente funzionali. Ci accingiamo a riaprire ed è nell'interesse di tutti che le regole siano rispettate per evitare la diffusione dei contagi ed ancora ulteriori chiusure" ha chiosato Maccaroni.
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