Incendio Caivano, il capo della Protezione Civile: “L’azienda non era a rischio rilevante”
Il rogo è stato domato, la qualità dell’aria è sotto controllo secondo Arpac. Nessun superamento dei limiti. Resta attivo il Centro di Coordinamento Soccorsi

A pochi giorni dal violento incendio divampato l’8 aprile nell’area industriale di Pascarola, a Caivano, arrivano le rassicurazioni delle istituzioni. Il capo della Protezione Civile nazionale, Fabio Ciciliano, ha chiarito che l’azienda coinvolta nel rogo «non rientra tra gli impianti a rischio di incidente rilevante», ossia non è soggetta alla direttiva Seveso, che impone regole stringenti sulla sicurezza per gli impianti che trattano sostanze pericolose.
Ciciliano: «Non era un impianto soggetto a direttiva Seveso»
Durante un incontro a Caivano per un tavolo sulla disabilità, Ciciliano ha risposto ai giornalisti sottolineando che l’impianto interessato dal rogo non trattava materiali in quantità tali da renderlo soggetto a normative di rischio industriale rilevante. «È un problema generale quello della sicurezza di impianti che maneggiano solventi, ma questo non rientra tra quelli classificati ad alto rischio», ha spiegato.
Una precisazione importante, che ha lo scopo di tranquillizzare la popolazione e contenere il clima di allarme che si era diffuso nei giorni successivi all’incendio.
I dati Arpac: «Nessun superamento dei limiti di legge»
Nel frattempo, il Centro di Coordinamento Soccorsi, attivato subito dopo l’incendio e presieduto dal prefetto di Napoli Michele di Bari, ha confermato che i dati relativi alla qualità dell’aria raccolti dall’Arpac Campania non evidenziano superamenti dei limiti normativi. I rilevamenti, effettuati nelle ore successive al rogo, indicano che le concentrazioni delle sostanze inquinanti sono rientrate nei parametri di sicurezza.
Proprio sulla base di questi risultati, le autorità locali hanno deciso di revocare le ordinanze precauzionali che avevano portato alla sospensione delle attività didattiche in alcuni comuni, tra cui Caivano, Casoria, Afragola e altri centri limitrofi.
Riapertura delle scuole e monitoraggio in corso
«Il rogo è stato spento da oltre 24 ore e la situazione è sotto controllo», ha spiegato ancora il capo della Protezione Civile. Le scuole hanno riaperto regolarmente in tutti i comuni interessati, anche se resta alta l’attenzione da parte delle autorità sanitarie e ambientali.
Ulteriori analisi dell’aria sono tuttora in corso, e i risultati verranno esaminati nei prossimi giorni per valutare l’eventuale necessità di misure aggiuntive di carattere sanitario. Il Centro di Coordinamento Soccorsi resta attivo, con la partecipazione della Protezione Civile, della Regione Campania e dei referenti Asl.
Ordinanze precauzionali subito dopo il rogo
A seguito del vasto incendio, una densa nube di fumo si era diffusa in tutta l’area nord di Napoli. I sindaci dei comuni interessati, in sinergia con la protezione sanitaria regionale, avevano emanato ordinanze a tutela della salute pubblica, disponendo in via cautelativa la chiusura delle scuole e raccomandazioni su ventilazione e permanenza all’aperto.
L’intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di domare l’incendio nella serata dello stesso giorno. Attualmente è in corso la fase di smassamento e bonifica dell’area, fondamentale per evitare ulteriori emissioni di sostanze nocive.
La situazione resta sotto osservazione
Nonostante il ritorno alla normalità, la situazione resta sotto costante osservazione. Le autorità invitano alla prudenza e garantiscono massima trasparenza nell’aggiornamento dei dati ambientali. Per il momento, non si registrano criticità né rischi per la salute della popolazione.