ingresso della scuola

Presso l’Istituto Comprensivo Salvati di Castellammare di Stabia, una docente di sostegno è stata aggredita fisicamente dai genitori di alcuni alunni. L'episodio, descritto come un “atto delinquenziale” da Ettore Acerra, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania, ha scosso l'intera comunità scolastica.

I genitori coinvolti hanno accusato la docente di comportamenti inappropriati e presunte molestie nei confronti degli studenti. Le accuse, alimentate anche sui social media, hanno contribuito a inasprire il clima.

L’intervento dell’Ufficio scolastico regionale

Ettore Acerra ha disposto l'invio di ispettori nella scuola per approfondire la vicenda e ha dichiarato: “Stiamo portando avanti una serie di verifiche, ascoltando diverse persone, tra cui la docente e i genitori, per chiarire quanto accaduto.” Tuttavia, ha ribadito che le indagini dell’autorità giudiziaria rimangono prioritarie e che l'Ufficio scolastico si limiterà a un ruolo collaborativo.

Un esempio di violenza culturale

Acerra ha sottolineato che l’episodio rappresenta un esempio della “cultura della violenza” che pervade la società e che deve essere combattuta con fermezza. “Un linciaggio contro una persona indifesa è un atto delinquenziale,” ha affermato, condannando la “giustizia fai da te” scaturita da accuse non ancora verificate.

Il ruolo dei social media

Nel suo intervento, Acerra ha evidenziato il ruolo negativo dei social media nella vicenda, sottolineando come un cattivo utilizzo possa amplificare tensioni e portare a reazioni sproporzionate. “I social sono uno strumento potente, ma se utilizzati in modo improprio possono alimentare situazioni di violenza,” ha dichiarato.

Uno degli elementi critici dell’episodio riguarda le tempistiche. Secondo Acerra, tra la segnalazione dei presunti comportamenti della docente e l'aggressione è trascorso un intervallo troppo breve per permettere alla scuola di avviare un'indagine interna.

La scuola sotto osservazione

Nel frattempo, l’Istituto Salvati ha ripreso le lezioni, ma con la presenza di carabinieri a garantire la sicurezza. La dirigente scolastica, insieme al corpo docente, si è detta disponibile a collaborare con le autorità per fare luce sull’accaduto e ristabilire un clima sereno all'interno dell’istituto.

“Dobbiamo riflettere su quanto accaduto e lavorare per costruire un contesto educativo dove la violenza non trovi spazio,” ha concluso Acerra, lanciando un appello alla responsabilità collettiva e alla tutela dei diritti di tutte le persone coinvolte, in particolare dei più vulnerabili.

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