Giuseppe Borrelli morto a 25 anni sul lavoro, la svolta nell'indagine: aumentano gli indagati
L'incidente mortale alla "Laminazione Sottile" di San Marco Evangelista scuote la comunità e le autorità Competenti

L'indagine sulla morte di Giuseppe Borrelli presso la "Laminazione Sottile" ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di sette nuove persone.
Secondo quanto riportato dagli inquirenti, il macchinario coinvolto nell'incidente non soddisfaceva i requisiti di sicurezza stabiliti dalla legge. Il giudice ha disposto il sequestro immediato dell'apparecchiatura, ritenuta priva dei necessari sistemi di sicurezza.
Importanza dell'Autopsia
Edoardo Mazzini, medico legale incaricato delle indagini, sarà responsabile dell'autopsia di Giuseppe Borrelli. L'autopsia sarà fondamentale per comprendere le cause precise della morte dell'operaio e le circostanze che hanno portato all'incidente.
provenienti da varie regioni italiane, tra cui Paolo Ruffato, Massimo Moschini, Luca Moschini, Pietro Moschini, Giuseppe De Simone, Oreste Martellossi ed Emilio Menicucci.
Reazioni dei Sindacati
Le Parole di Pietro Pettrone
Pietro Pettrone, coordinatore provinciale Uil Caserta, ha dichiarato:
Per fermare questa strage è necessario considerare omicidi le morti sul lavoro e istituire una procura speciale per il tema della sicurezza. Servono Ispettori e serve vietare appalti e subappalti che annullano la responsabilità. Altro aspetto fondamentale per tutelare le lavoratrici e i lavoratori è quello della formazione
Giovanna Petrasso, reggente della Fim Cisl Campania, ha espresso preoccupazione, affermando:
Queste morti non sono delle tragiche fatalità ma conseguenze di un sistema profondamente sbagliato che antepone il profitto al valore della vita. Non si può perdere la vita a 25 anni mentre si lavora. E’ inaccettabile, esprimiamo tutta la nostra vicinanza al dolore della famiglia

La Necessità di un Impegno Collettivo
Le parole dei sindacati sottolineano l'importanza di un impegno collettivo per garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i dipendenti. È fondamentale che le istituzioni e le aziende agiscano con tempestività e determinazione per prevenire tragedie simili in futuro.
Chi sono i sette indagati: i nomi
Tra gli indagati figurano persone provenienti da diverse parti del Paese, tra cui Milano, Napoli, Castellammare di Stabia, Palmanova e Torino. Si tratta di individui la cui responsabilità sarà al centro delle indagini condotte dalle autorità competenti. Le loro azioni e decisioni potrebbero avere avuto un impatto significativo sull'incidente e sul tragico esito per Giuseppe Borrelli.
I nomi: Paolo Ruffato, Massimo Moschini, Luca Moschini, Pietro Moschini, Giuseppe De Simone, Oreste Martellossi ed Emilio Menicucci.